Attacco Tarsu: la risposta del primo cittadino di Scafati Pasquale Aliberti

Ancora una volta i “clan della politica”, quelli che hanno razziato il territorio in questi anni facendo prevalere solo gli interessi economici familiari, hanno “sporcato” la città con un manifesto in cui si raccontano solo bugie:

1)     La responsabilità della ritardata emissione dei ruoli TARSU è solo del centro-sinistra

Le notifiche relative alla TARSU, quando sono diventato Sindaco, erano ferme al 2005: ecco perché in due anni di mandato sindacale ho dovuto inviare 5 (cinque) ruoli TARSU e non 2 (due), come di mia competenza. Prima delle elezioni provinciali e regionali ho provveduto ad inviare i ruoli TARSU 2006, 2007 e 2008 (quelli che competevano all’ex Sindaco Bottoni) e addirittura i ruoli del servizio idrico ‘94-’99: altro che vantaggi elettorali!

2)     La Corte dei Conti ha intimato di incassare i tributi per criticità dovute solo alla vecchia gestione

L’anticipazione di cassa, ad oggi pari a circa 5,5 milioni di euro, ha subito un incremento, a causa di una gestione scellerata, truffaldina e irresponsabile tra il 2006 e il 2007, passando da 2,8 a circa 5,5 milioni di euro. È proprio vero, è una relazione, quella della Corte dei Conti, di cui dovrebbero solo vergognarsi!

3)     Aumento TARSU

La percentuale di aumento del Comune di Scafati, dopo il D.L. 61/07, è una delle più basse tra tutti i comuni della Campania. Alcuni esempi: SCAFATI 40%, SALERNO 110%, SARNO 110%, TORRE DEL GRECO 85%, NOCERA INFERIORE 75%, CASTELLAMMARE DI STABIA 95%.

Il costo di gestione del servizio, in cinque anni, è aumentato di  circa il 10%. Non c’è stato quindi alcuno spreco da parte dell’ACSE, ma solo una legge che ci costringe a coprire i costi con i soli ruoli TARSU, senza poter utilizzare quindi altri fondi comunali come prima.

Sarebbe opportuno, invece, ci spiegassero già nel prossimo Consiglio Comunale le ruberie e il malaffare politico che hanno consumato nel Consorzio delle Farmacie tra il 2007 e il 2009 attraverso i loro “affiliati”, o le modalità di pagamento che venivano utilizzate per gli “avvocati amici”:

–          E’ vero che hanno riportato in bilancio più di 400.000 euro per “corsi di formazione professionale” mai svolti?

–          E’ vero che hanno acquistato un immobile del valore di circa 800.000 euro al prezzo di 1.350.000 euro?

–          E’ vero che hanno assunto nelle farmacie loro parenti? (magari avessero assunto qualche “povero amico”!)

–          E’ vero che hanno pagato, solo dopo l’entrata in maggioranza del sig. RAVIOTTA, 734.000 euro all’avvocato del CO.TU.CIT.? (Chissà chi li ha riscossi..)

È PROPRIO VERO: VOI SI CHE SIETE PASSATI ALLA STORIA… COME GRANDI FACCE TOSTE!

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteAmendolara su sequestro olio contraffatto Salerno
SuccessivoCapri. Viaggio verso Natale…e non solo
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.