Tra la tarda serata di ieri e le prime luci dell’alba, gli agenti del Commissariato di Polizia di Scampia, nell’ambito di predisposti servizi di controllo del territorio tesi al contrasto della spaccio delle sostanze stupefacenti, hanno arrestato due persone e scoperto un rifugio per tossicodipendenti messo a loro disposizione dalla criminalità organizzata. Il primo arresto riguarda Mario Barbato, 29enne di Marano, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti lo hanno sorpreso mentre spacciava vicino la Scala D del Lotto SC/2 di Via Ghisleri. Ignaro di essere osservato, il 29enne, dopo aver raccolto i pagamenti anticipati di alcuni giovani acquirenti, si dirigeva subito verso una Ford Focus di colore azzurro. Chinandosi sotto l’autovettura, prelevava la sostanza e quindi la consegnava di volta in volta a chi ne avesse fatto richiesta. Sicuri di trovarsi di fronte ad un’attività di spaccio, i poliziotti, scelto il momento propizio, sono usciti allo scoperto ed hanno bloccato Barbato senza dargli alcuna possibilità di fuga. Il 29enne è stato quindi perquisito e trovato in possesso di circa 148 euro in banconote e monete di vario taglio. Sotto l’autovettura da cui prelevava le dosi, gli agenti hanno infine trovato una scatola in metallo attaccata al fondo del motore tramite una calamita. All’interno c’erano custoditi 10 involucri di cellophane termosaldati contenenti cocaina per un totale di 2,15 grammi circa. Il denaro e la sostanza stupefacente sono stati sequestrati mentre lo spacciatore è stato arrestato e subito condotto a Poggioreale. Nell’ambito dello stesso servizio, i poliziotti di Scampia, hanno anche scoperto un manufatto abusivo in ferro e lamiera all’interno di un terreno abbandonato di fronte all’Isolato 13 del Lotto P di Viale della Resistenza. La struttura, di circa 30 metri quadri era sottoposta al piano stradale con un dislivello di circa 10 metri e quindi praticamente invisibile ai passanti. Realizzato dalla criminalità organizzata che gestisce la locale attività di spaccio di sostanze stupefacenti, il manufatto era stato concepito come luogo di riparo per i tossicodipendenti e messo quindi a loro disposizione come rifugio in cui consumare indisturbati le dosi appena acquistate. I realizzatori della struttura avevano addirittura fatto costruire una scala in ferro a tre livelli poi fissata ad un costone roccioso a mezzo di una speciale bullonatura per consentire ai tossicodipendenti di scendere comodamente all’appezzamento sottostante e raggiungere il rifugio. Quest’ultimo era anche fornito di corrente elettrica grazie ad un allaccio abusivo ad una cabina di derivazione elettrica dell’Enel. I gestori della struttura si erano anche preoccupati di darle un nome. Sul muro adiacente al varco d’accesso alla scala metallica, i poliziotti hanno infatti trovato una scritta realizzata a caratteri cubitali in vernice verde riportante la dicitura: “ la valle dei sogni”. Questa mattina, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, del personale ASIA e di operai dell’Enel e del Comune di Napoli, la struttura è stata smantellata, rimossa e l’area completamente bonificata. Al momento della scoperta del rifugio, i poliziotti hanno trovato ed identificato 15 tossicodipendenti, che secondo quanto stabilito dalla normativa sull’utilizzo delle sostanze stupefacenti, saranno segnalati all’Autorità Amministrativa. Il fabbro esecutore dell’opera abusiva, reticente in merito alla sua prestazione, è stato invece denunciato. Questa mattina, i poliziotti di Scampia, hanno altresì arrestato Luigi Raimo, 34enne del Lotto U di Via Ghisleri. Raimo è stato infatti colpito da Ordine di Esecuzione per la Carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria in quanto deve espiare una pena di 2 anni, 11 mesi e 17 giorni di reclusione a seguito di una condanna per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti.
Emilia Carillo