Alcune settimane fa il Gazzettino Vesuviano diede notizia che sull’arenile di Castellammare di Stabia i rifiuti, accumulati dal mare, assunsero per la mano creativa di un ignoto, una forma molto simile ad un’opera d’arte. L’arenile sembrava essere diventato la galleria di un bizzarro scultore moderno che con perizia aveva sistemato la sua opera. Pneumatici messi in fila, una bottiglia ben riposta su uno di essi ma senza messaggio all’interno, un volante vicino al cartello che vieta la balneazione e una sorta di appendiabiti sul quale c’è davvero di tutto. Oggi quella galleria d’arte moderna si arricchisce di un nuovo e macabro reperto, il corpo esanime di una gallina è stato impiccato ad un palo. I cittadini sono inorriditi, non si riesce a capire il senso di questo folle gesto. Si spera che gli enti preposti facciano al più presto qualcosa per eliminare questo ennesimo insulto alla dignità di Castellammare.
Ferdinando Fontanella