Ottaviano: presentato l’ultimo libro di Tommaso Sodano

Lo scorso 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, è stato presentato ad Ottaviano, presso l’ex Complesso “Euro Rega”, l’ultima fatica letteraria dell’onorevole Tommaso Sodano. Sodano, classe 1957 è originario di Pomigliano d’Arco. Ha ricoperto ad oggi molti incarichi importanti. Infatti, dal 1995 al 2001 è  stato assessore provinciale alle Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Cooperazione Internazionale, senatore e attualmente consigliere provinciale a Napoli. L’evento è stato organizzato dalle associazioni PJO (Pro Joventude Octavianensi), l’associazione Il Confronto, ed il magazine online Ottavianesi.it., ed ha visto la presenza, al tavolo dei relatori, oltre ai due autori Tommaso Sodano e Nello Trocchia, il pm Antonietta Troncone. Sala gremita, per lo più di giovani e con la presenza dell’amministrazione comunale, oltre al sindaco Mario Iervolino che, da buon padrone di casa, ha effettuato i saluti di rito; gli assessori Aniello Di Palma e Luigi Ambrosio; i consiglieri Vincenzo Prisco, Luca Capasso e Gennaro Crispo.

«Un libro-testimonianza – recita la prefazione – sulla battaglia per restituire dignità a un Paese violentato dal malaffare. Minacce, intimidazioni, proiettili: è la sorte riservata a chi, come Tommaso Sodano, osa denunciare apertamente le connivenze tra camorra e politica nella gestione dei rifiuti. Perché “la munnezza è oro”, come disse il pentito Nunzio Perrella spiegando il nuovo business: un affare molto più redditizio della droga, e non solo per la malavita. Con coraggio, questo libro ci racconta un’inquietante storia vera: quella del terremoto ecologico che negli ultimi quindici anni ha sconvolto la Campania, scatenando su questa regione il più grande disastro ambientale dal Dopoguerra. È la storia di una truffa legalizzata che comincia negli anni Ottanta quando in Italia va in crisi il sistema di raccolta della spazzatura. La soluzione la offre la camorra, fornendo intermediari “di fiducia” a cui le imprese e le amministrazioni del Nord affidano la monnezza che parte per le discariche campane. Per poi essere interrata nelle cave, mentre il pattume tossico viene disseminato ovunque, spacciato come concime. “I rifiuti liquidi erano talmente inquinanti che quando venivano sversati producevano la morte immediata di tutti i ratti” dirà Gaetano Vassallo, collaboratore di giustizia. Ma la peste non si ferma qui: si espande come una vera epidemia fino a Roma e al cuore stesso dei palazzi del potere, rivelando che i rifiuti in Italia non si riciclano, ma i funzionari corrotti sì. L’indagine che ha portato Tommaso Sodano a dover vivere sotto scorta ha mostrato infatti un sottobosco in cui si confondono criminali e politici, imprenditori e faccendieri. Destra o sinistra non fa differenza: vince sempre il partito dei rifiuti, una classe dirigente che nella spazzatura affonda le sue radici e su di essa ha costruito imperi e carriere. Perché se c’è l’emergenza, ci sono i commissariamenti e i fondi pubblici. Ci sono gli appalti e i consorzi con tante assunzioni che poi diventano voti. E c’è persino chi si è tuffato nella monnezza con la pretesa di uscirne completamente pulito. Ma Sodano ci aiuta a riconoscerne la puzza».

Pasquale Annunziata

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