Portici. Domande su nomi e vicende della camorra e sui personaggi che nel bene o nel male hanno fatto la storia della criminalità organizzata. Ma anche indicazioni sul rispetto delle regole, l’accettazione delle diversità, l’educazione al vivere civile. Saranno distribuite nei prossimi giorni in tutte le scuole primarie statali e paritarie della città 3 mila copie del “Gioco della Legalità”, l’ambizioso progetto ideato e realizzato dal giornalista Gennaro Punzo, e patrocinato dal Comune di Portici, per diffondere tra gli alunni i temi della legalità.
Nel Gioco si parla di Giancarlo Siani e Gelsomina Verde, la 14enne uccisa per errore a Forcella, di Don Peppe Diana e Peppino Impastato, vittime della criminalità. Ma anche degli arresti eccellenti messi a segno dalle forze dell’ordine negli ultimi anni o delle iniziative contro la camorra promosse dalle associazioni antiracket e dalle realtà giovanili come Radio Siani. I bambini potranno, così, iniziare a conoscere le storie e le vicende dei nostri territori e anche i nomi e i cognomi di chi per il bene della verità, o perché si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, ha perso la vita per mano della criminalità in qualsiasi forma ed espressione.
Ma legalità non è solo camorra o mafia, racket o usura. E’ anche rispetto delle leggi che regolano la vita sociale a scuola, con gli amici, in famiglia e in strada: e allora il gioco diventa lo strumento più diretto di divulgazione dei principi legati al benessere comune che passa attraverso il rispetto delle regole, la tolleranza verso le diversità, l’accettazione delle leggi. Iniziare con i più piccoli a parlare di questi delicati temi, e perfino a giocare con essi, diventa anche per gli adulti un’opportunità di compartecipare, insieme alle future generazioni, alla promozione di una società più giusta.