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Gragnano, l’allarme di don Emanuele: “Infiltrazioni d’acqua minacciano la chiesa”

«Le infiltrazioni d’acqua minacciano la chiesa del Corpus Domini e alcune sue importanti opere». La denuncia arriva direttamente dal parroco della Chiesa Madre di Gragnano, don Emanuele Rosanova, che ancora una volta ha parlato direttamente dall’altare durante la messa domenicale. «Questo edificio Sacro – spiega don Emanuele – è di proprietà del Comune di Gragnano che, però, non se ne interessa molto e tocca sempre alla Parrocchia risolvere i problemi. Da oltre due anni sto lamentando un problema di infiltrazioni d’acqua e umidità che sta minando la solidità di una delle cappelle laterali della struttura e che ci costringe a tenere a terra, in cellophane, il quadro dell’Annunciazione». Se esposto, il dipinto rischierebbe di rovinarsi nuovamente dopo un lungo e delicato restauro al quale è stato sottoposto alcuni anni fa. E da circa un anno non è più esposto, ma giace a pochi metri dall’altare, fuori dalla sua cappella. «Le macchie di umidità sono ovunque – spiega don Emanuele durante una visita in chiesa – e stanno minando la solidità della struttura. Umidità e acqua stanno poco alla volta distruggendo questo edificio ma, nonostante le mie richieste, nessuno muove un dito. Anzi, ultimamente sono stato costretto a cacciare di tasca mia 20mila euro per curare alcuni danni fatti dall’umidità proprio sopra l’altare». Lavori, questi, che sono serviti a poco, visto che con le forti piogge di questo periodo la chiesa seicentesca gragnanese ha nuovamente subito danni. «Spero che il Comune possa fare qualcosa – conclude don Emanuele – perché questo è un Tempio del Signore, ma è anche un patrimonio per tutta la comunità gragnanese». In effetti, nella chiesa del Corpus Domini è conservata la seconda tela più grande d’Europa, splendida rappresentazione dell’Esaltazione del Santissimo Sacramento, tessuta in un sol pezzo dalle donne di Gragnano e posta sul soffitto di oltre 400 metri quadrati. La tela fu dipinta da Francesco Maria Russo nella seconda parte del settecento.

Sul caso, ecco il parere dell’assessore Carmine Iovino: «Don Emanuele può star tranquillo – afferma – perché a breve inizieranno i lavori. Purtroppo ci sono ritardi dovuti solamente a problemi burocratici, poiché per intervenire saremo costretti ad “invadere” terreni privati. La situazione è sotto controllo».

Dario Sautto


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