Niente schilift e chalet col caminetto acceso. Ma solo conquiste di vette urbane. Lo stile montanaro si porta infatti anche in città. Tra quadri plaid, tartan boscaioli e full-print jacquard. Parola d’ordine? Vintage. Si pesca nelle foto d’epoca e nei manifesti pubblicitari delle località sciistiche dei primi del Novecento, scovando idee e suggestioni ancora molto attuali. Come ha fatto la stilista Anna Sui: mood vintage, mix and match di capi e accessori old calati però nel contemporaneo, colorati da stampe floreali e geometriche ispirate all’art Noveau.
Lo stile montagna si adegua a quel trend bon-ton vintage che tutto ha travolto negli ultimi anni e che per ora non sembra avere intenzione di tramontare. Non dovrà dunque stupire la vista di qualche signorina che passeggia disinvolta sul corso indossando pant maschili, graziosi maglioni pesanti con passamanerie altoatesine, scarponcini con i lacci e cappelli tradizionali. Oppure al post dei pants, prediligendo la femminilità, gonne tubino..Magari con inserti lucidi, in nylon. Dal twist contemporaneo come ci mostra la collezione Sportmax: lunghe ghette di lana, pedule in versione open toe, con tacco affilato e ganci metallici, cinturini e zip che stringono senza costringere materiali come panno di lana, tricot, uniti alle fantasie floreali e al tar tan delle camicie di seta. Uno stile hype che ricorda il gusto swinging di Carnaby Street- che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni-.
Ricorda invece la mise degli scalatori che nel 1920 conquistarono le vette dell’Everest la collezione Rag & Bone. Fusion tra elementi street style newyorkesi e canoni military english, con l’aggiunta di incursioni oriented che evocano le colonie britanniche in India. Sovrapposizioni ed accostamenti di tessuti- Harris tweed, gessati e quadri-; sovrapposizioni di capi- camicia, maglione, gilet , over coat e gonna plaid-.
Schiena dritta, petto in fuori..Non potrà mancare, alla fine, uno zaino in spalla. Quello da alta quota ovviamente, oversize, pieno di tasche e guarnito da tocchi fur- Chanel-. Oppure una cinta iperaccessoriata – Rag & Bone-. Per chi sul K2 ci andrebbe sì, ma in funivia. Senza prendersi troppo sul serio.
M.Chiara D’Apolito