Un consiglio comunale bollente, quello che ha animato la sala consiliare di palazzo baronale mercoledì sera. Parole e considerazioni molto gravi sono state pronunciate dai banchi del sindaco Ciro Borriello e dell’opposizione. Oggetto di discussione l’ordine del giorno con la richiesta di dimissioni da parte del sindaco sottoscritta dai consiglieri Michele Farinaro, Lorenzo Porzio, Vittorio Cuciniello, Ciro Di Donna, Massimo Meo, Antonio Altiero, Angelo Nocerino e Valerio Ciavolino. Numerose le argomentazioni portate a sostegno di tale ordine del giorno, partendo proprio dalle ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto la città di Torre del Greco. “La recente inchiesta – dichiara Lorenzo Porzio leggendo l’ordine del giorno – ha portato numerosi arresti e ha bloccato la macchina comunale. Si parla di una presunta ingerenza del sindaco e per questo chiediamo le dimissioni”. La questione è puntualizzata in modo ancora più netto e pungente dal consigliere Massimo Meo: “Abbiamo chiesto di discutere quest’ordine del giorno, non perché stiamo facendo un processo, la Magistratura si occuperà di accertare le presunte colpe. Quest’ordine ha alle basi delle considerazioni di natura etica e politica. Dalle intercettazioni pubblicate sulla stampa e mai smentite, emerge che il sindaco ha dato chiare direttive ai vigili urbani di effettuare precisi controlli. E sono emerse anche altre ingerenze che non sono permettibili. Da sempre abbiamo affermato che la politica deve dare le misure di indirizzo e il dirigente si occupa dell’aspetto operativo. Questa netta divisione non è stata mantenuta. E non solo relativamente all’inchiesta. E’ emerso anche che il sindaco abbia dato disposizioni di dove posizionare alcuni stalli di strisce blu. Si è creato purtroppo un solco serio nell’operato dell’amministrazione”. Dura in tutto e per tutto la replica del sindaco: ” Si vuole ignorare deliberatamente i fatti, anzi i fatti mortificano le parole. Abbiamo revocato l’appalto a quella ditta perchè in un mese era scomparsa la differenziata delle strade. Ho chiesto dei controlli ai vigili urbani su alcuni lavori di un’attività commerciale che mi sembravano non a norma. Il mio compito è vigilare e se devo essere ritenuto colpevole, lo sono per aver svolto il mio lavoro. All’inizio avevo pensato alle dimissioni solo in una fase di amarezza, ma non ho mai dubitato del mio operato. Nel periodo che il PD ha governato, Torre del Greco è stata desertificata. Sono esterrefatto da quest’ordine del giorno quando i fatti sono sotto gli occhi di tutti”. Frecciatina rivolta all’ex sindaco Valerio Ciavolino che ha immediatamente risposto di non aver mai firmato nulla. L’ordine del giorno è stato votato dai 26 consiglieri presenti, 19 contrari e 7 favorevoli. Assenti gli esponenti dell’UDC e il consigliere Donadio del gruppo misto di minoranza.
Veronica Mosca