Big Band di Agerola: orchestra D.O.P. ma…da esportazione

C’è musica in provincia! Applausi, applausi e ancora applausi. Si è concluso con successo, lo scorso 19 dicembre, il concerto – uno degli ultimi per questo 2010 – della Big Band di Agerola. Spettacolo musicale fortemente voluto e sostenuto dalla Pro Loco, che non ha mai smesso di credere e investire su quei “giovani impegnati” che sono il volto buono, l’espressione più bella della realtà di provincia e che danno continuo lustro al Paese.

Un’ orchestra, la Big Band, nata dall’impegno di giovani talenti tutti agerolsi e diretta dal maestro Pietro Brancati. Concerto organizzato nella Chiesa San Matteo Apostolo (frazione Bomerano), cornice inusuale che si è rivelata tra le più idonee ad abbracciare quel trittico di musica-religione-solidarietà che era nell’aria della serata Telethon del 19.

Un repertorio di circa 12 brani – numero che, nell’esecuzioni, ha finito per lievitare, rispondendo alle richieste di riascolto del pubblico intervenuto – da rivisitazioni del repertorio più classico, quello di Beethoven, si è passato a musiche tipiche della tradizione natalizia, fino alle più popolari New York New York ed  Happy Days.

«E’ richiesto un impegno minimo di dieci ore di prove, per la buona esecuzione ciascun brano» – ci riferisce il maestro d’orchestra –  «a cui va ad aggiungersi, come normale e giusto che sia, lo studio, la passione, l’impegno e la naturale propensione per la musica di ciascun componente. La nostra è un’orchestra giovane», – continua il maestro Brancati – «nell’organico abbiamo nuovi elementi e, pur non avendo potuto provare tanto, i risultati come sempre si sono visti. La musica era qui questa sera».

Una musica intelligente – sentita e ragionata – che per variazioni e naturalezza sfugge al cliché del “già sentito”.

Floriana Medaglia

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