San Giorgio a Cremano: si chiude il corso sperimentale di cultura vesuviana, si apre la strada alla concretezza futura

Si è conclusa lunedì 20 dicembre l’importante esperienza del corso sperimentale di cultura vesuviana, ma i coordinatori e il comune capofila di S. Giorgio aprono già al seguito concreto del progetto.

Quello che infatti è partito grazie all’intervento dell’arch. Aldo Vella sulla base della sola forza di volontà di trasmettere la cultura del nostro territorio, così ricco di storia, si spera raggiunga anche l’interesse di finanziamenti concreti. Una sfida a tutti gli effetti che per ora la sola casa comunale sangiorgese ha sostenuto, come sottolineato dal vicesindaco Giorgio Zinno, intervenuto in rappresentanza delle autorità comunali.

Zinno ha evidenziato l’orgoglio per la riuscita del corso che ha attirato ben 50 iscritti con la partecipazione dei più interessanti esperti, ed ancor prima amanti della cultura vesuviana, intrattenutisi in lezioni che difficilmente si potranno ascoltare nelle aule accademiche.

Si spera tuttavia che il progetto di formare la gens vesuviana raggiunga una maggiore collaborazione, quantomeno di patrocinio, da parte dei 20 comuni sviluppati alle pendici del Vesuvio che usufruiscono di un patrimonio culturale ed artistico spesso ancora tutto da scoprire.

Tra i primi lavori in cantiere sicuramente la creazione di una rete bibliotecaria specializzata che riporti i turisti oltre che gli stessi cittadini ad interessarsi ai testi prodotti sul nostro territorio e incentivandone a produrne degli altri. Sostenitore dell’iniziativa il dott. Rosario Ruotolo che da anni vi lavora  in prima persona, conoscendone i costi e i ricavi dell’impresa soprattutto da un punto di vista sociale. Nel suo intervento ha particolarmente sottolineato come non  occorrerebbe spostare i milioni di visitatori lungo percorsi impervi per venire a visitare le nostre meraviglie locali dal momento che sia San Giorgio che tutti gli altri comuni si trovano perfettamente in linea con l’asse della circumvesuviana che ogni anno trasporta milioni di persone tra Napoli, quale canale principale di arrivo, e le zone di interesse nazionale come Pompei e Sorrento.

Gli organizzatori hanno concluso l’esperienza citando un monito di Erasmo da Rotterdam ovvero:  investire nella cultura è il segreto delle comunità più avvedute. L’autore lo diceva nel 1400 ma nell’area vesuviana  nel 2010 ancora non gli si è dato l’ascolto dovuto.

Lasciamo dunque con l’impegno preso per l’apertura delle iscrizioni ai sette corsi specifici in primavera 2011 ma anche con un invito a breve, per il 10 gennaio in villa Bruno, per la presentazione ufficiale del primo romanzo dell’Architetto e coordinatore del corso Aldo Vella. Il libro, dal titolo “Gaeta, il fuoco e la polvere”  tratta un tema particolarmente attuale in vista dei prossimi festeggiamenti dei 150 anni dall’unità d’Italia, affrontando le vicende che nel 1861 coinvolsero la città laziale, per un momento, come ha definito lo stesso autore, di coscienza sulla storia.

Stella Porricelli

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