Ercolano, Fiengo (Pd): “Una detonazione non vale la nostra esistenza”

“Attenti ragazzi: uno spettacolo pirotecnico o una detonazione, per quanto appariscenti e suggestive, non valgono mai la nostra esistenza”: questo il monito lanciato ad Ercolano dal consigliere del Pd Luigi Fiengo alla vigilia di un 2011 che ci si augura possa iniziare per la città degli scavi in modo sereno e soprattutto “sicuro”. “Il mio messaggio è rivolto – ha precisato Fiengo – in particolar modo ai giovanissimi ai quali chiedo di riflettere sull’opportunità di maneggiare botti cosiddetti “fuori legge” in occasione dei festeggiamenti di fine anno. La comunità ha nel tempo già pagato un prezzo altissimo in relazione a questa pericolosissima abitudine: un ordigno non sottoposto a controllo previsto dalla legge o peggio fabbricato artigianalmente senza alcuna competenza in materia di esplosivi può rivelarsi altamente offensivo provocando l’amputazione violenta e persino la morte degli incoscienti  di turno. In nome del percorso di formazione socio – culturale intrapreso dalla cittadina vesuviana sono certo che i nostri ragazzi saranno all’altezza delle nostre aspettative volte unicamente a garantirne incolumità e benessere. Diamo ancora una volta prova di buon senso e maturità civile: festeggiamo l’arrivo del nuovo anno con moderazione e prudenza soprattutto se ci spostiamo in auto per il tradizionale veglione. Ricordiamo che il nuovo codice stradale sancisce in modo inequivocabile e con grande severità  la guida in stato di ebbrezza: soprattutto rammentiamo sempre che una vita non vale l’euforia frenetica di una bravata”. Da medico il sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo è apparso particolarmente sensibile a questioni di pubblica sicurezza che vedono in prima linea le nuove leve ercolanesi : così come la Giunta Tutta Strazzullo ha spesso esortato i propri cittadini a cooperare con l’amministrazione locale al rilancio dell’immagine di un contesto urbano dai natali celeberrimi e dalla potenzialità produttive appena scalfite. Insomma si è “uniti e compatti” nel condannare l’uso incosciente di petardi destinati inesorabilmente ad arrecare danni a persone o cose in paese. La disperazione delle famiglie colpite da un assurdo sinistro provocato dai “botti proibiti”: questo il tassello sul quale il consigliere Fiengo in questi giorni fa leva per scuotere le coscienze dei giovanissimi ercolanesi il cui impeto e la cui voglia di vivere potrebbero drammaticamente , se non canalizzati debitamente, rivelarsi altamente distruttivi. “Sono certo – ha concluso Fiengo – che la città saprà accogliere l’alba del 2011 con la serenità, l’allegria e la maturità etnica di un popolo secondo a nessuno per tradizioni culturali e scenografie paesaggistiche. Immersi in eco sistemi unici al mondo e “guardati dall’alto” dal vulcano più grande d’Europa saremo d’esempio per le comunità limitrofe: speriamo di poter presto assegnare con orgoglio la palma res della sicurezza ad un’Ercolano pronta al grande balzo verso l’Europa.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.