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Scafati basket: bilancio del 2010 più che positivo

Può giudicarsi più che positivo il bilancio annuale dello Scafati Basket s.r.l.. Quello che si avvia alla conclusione è stato comunque un 2010 ricco di soddisfazioni per il club di Viale della Gloria.

Nella passata stagione, dopo un inizio negativo, fatto di sei sconfitte nelle prime sei giornate, con il cambio di allenatore (da Luigi Gresta a Marco Cavani) e con l’arrivo di atleti di livello superiore (Apodaca e Chicig su tutti), la truppa gialloblù riuscì a conquistare la salvezza proprio nella seconda parte di stagione, ovvero nei primi mesi di questo 2010, raggiungendo l’obiettivo stagionale della salvezza con largo anticipo, rispetto alla fine del campionato, addirittura passando per i play-off.

La stagione agonistica in corso, invece, è iniziata in maniera più che positiva per il sodalizio dell’Agro, cha ha mantenuto la propria imbattibilità casalinga, anche al cospetto di formazioni molto quotate, come il Fastweb Casale Monferrato e il Sigma Barcellona, ed è riuscito anche a piazzare un grande colpo in esterna sul campo della Trenkwalder Reggio Emilia, occupando così stabilmente la colonna di sinistra della classifica del campionato di Legadue, in piena zona play-off.

«Tirando le somme su questa annata – ha analizzato il patron gialloblù, Nello Longobadri – non posso che essere felice e trarre un bilancio positivo. A causa delle sei sconfitte di inizio stagione, a gennaio eravamo in ritardo sulla tabella di marcia verso la salvezza, ma poi siamo riusciti a disputare un girone di ritorno ad alto livello, conquistando l’obiettivo prefissato. La prima parte del campionato in corso, invece, è stata davvero eccellente, nonostante le difficoltà finanziarie che abbiamo dovuto affrontare nel corso dell’estate».

In questo 2010, la società scafatese ha confermato il suo ottimo trend casalingo (15 vittorie in 16 incontri disputati al PalaMangano), che ha fatto però da contraltare al negativo cammino in trasferta (11 sconfitte e solo 3 vittorie). «Grazie al sostegno dei nostri tifosi – ha spiegato l’azionista di maggioranza – ed ai meriti della squadra, possiamo dire con orgoglio che il PalaMangano, in questo 2010, sicuramente non è stato terra di conquista. Il campionato di Legadue, inoltre, è diventato molto più duro, perché non ci sono squadre materasso, ma tutte compagini di buon livello, cosicché vincere in trasferta è diventata una impresa titanica. In ogni caso, dobbiamo cercare di lavorare, per migliorare il nostro rendimento esterno, necessario per raggiungere risultati importanti».

Tra le note stonate del 2010, una menzione particolare va rivolta all’affluenza di pubblico al PalaMangano: una storia che si ripete sin dalla retrocessione dalla massima serie. «Abbiamo sperimentato di tutto, pur di riportare la gente al PalaMangano, invitando scuole ed inventandoci iniziative diverse ogni settimana, ma purtroppo i risultati sono stati negativi. L’unica cosa che ci conforta – ha ammesso Longobardi – è che anche le altre società soffrono lo stesso problema. Mi dispiace solo di vedere il nostro palasport vuoto e non più una bolgia infernale, come qualche anno fa: dalla retrocessione in poi c’è stata una parte di pubblico che si è, per così dire, “imborghesita”, che è diventata troppo esigente e che non si accontenta di disputare un buon campionato di Legadue, pretendendo di più. Dovremmo allestire una squadra da Eurolega per portare la gente sulle gradinate, ma non è obiettivamente possibile».

Messo in archivio il 2010, ora si guarda avanti e si punta ad un 2011 ancor più ricco di soddisfazioni e di risultati importanti. «Per il nuovo anno, il primo obiettivo che ci proponiamo è quello di cercare di confermare lo staff societario, composto da tanti soci, che in realtà sono amici,  e da un gruppo di lavoro davvero buono. A tal guisa, l’amministratore delegato Alessandro Rossano si merita tutti i miei elogi, per l’eccellente lavoro svolto fin qui. Il mio augurio per il 2011 è quello di rimanere a questi livelli. Rispetto al 2010, dobbiamo continuare a vincere in casa e collezionare qualche colpo in più in trasferta. Spero nel raggiungimento dei play-off e nel quarto posto, ampiamente alla nostra portata. Non posso negare che un pensierino alla vittoria del campionato c’è sempre, ma sarei felice anche del secondo posto che ci permetterebbe di percepire un buon indennizzo, di sperare nel ripescaggio e così di avere quella giusta scossa che potrebbe darci la spinta che cerchiamo per guardare avanti con rinnovato ottimismo e riscrivere pagine importanti di storia del nostro club. La massima serie resta un sogno. Ma per ora, i sogni lasciamoli stare, dobbiamo essere concreti: abbiamo una buona squadra, che può giocarsela contro tutti. Dobbiamo proseguire in questa direzione e sono certo che ci toglieremo un mucchio di soddisfazioni».

Antonio Pollioso

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