“Le mani sulla città, la morte del nostro paesaggio”. In questo modo, la sezione Sel (Sinistra e Libertà) di Boscoreale ha commentato le modifiche alla legge regionale del 28 dicembre 2009 n. 19, più comunemente nota come “Piano Casa”, approvate nella seduta di oggi dalla giunta regionale. Accogliendo con rammarico tale provvedimento, i membri del partito hanno addotto che “pensare che l’economia del nostro territorio possa reggersi solo ed esclusivamente sul cemento é una visione miope”.
A loro giudizio, inoltre, l’approvazione in Consiglio regionale del Piano Casa è, di fatto, il via libera alla più grande speculazione edilizia che, dai tempi di Lauro, abbia mai riguardato il territorio di Napoli e della Campania.
Sarebbero consentiti, in virtù delle modifiche effettuate, interventi in deroga agli strumenti urbanistici per un aumento di circa il 35% delle volumetrie esistenti in seguito a lavori di demolizione e costruzione delle stesse.
Tuttavia l’elemento che, secondo quanto riferito dai membri Sel boschesi, si configura come la manifestazione più evidente della miopia, della irresponsabilità e della dannosità del centro destra campano è l’abrogazione dell’art. 6 della legge in questione.
Tale articolo affermava che gli interventi previsti dalla legge potessero essere realizzati sugli edifici contenenti unità abitative destinate a prima casa dei richiedenti, intendendosi, con tale dicitura, la casa di residenza anagrafica, per la quale sia stata rilasciata la concessione in sanatoria o l’accertamento di conformità.
Abrogando il succitato articolo, per il Sel boschese, sono consentiti interventi su tutti gli immobili, in particolare quelli di Sostituzione Edilizia a parità di Volumetria con cambiamento di destinazione d’uso, in modo tale da poter realizzare una quota non inferiore al 30% di Edilizia Sociale.
Un elemento che deve far riflettere, a loro giudizio, è stata la non compattezza della maggioranza in Consiglio (26 voti su 38), così come la negligenza delle opposizioni, che, se avessero voluto, avrebbero potuto abbandonare lo stesso e non far raggiungere il numero legale per la votazione.
In conclusione del loro intervento, i membri Sel boschesi si sono appellati a tutte le associazioni ambientaliste e ai cittadini che hanno a cuore la salvaguardia del territorio, affinché possano unirsi e protestare contro l’ennesimo scempio alla nostra regione.
Antonio Tortora