Castellammare: fabbricano e vendono botti illegali, arrestati due pensionati

Pensionati, incensurati, insospettabili. Ma in un garage a Castellammare, custodivano fuochi d’artificio illegali. Sono finiti in manette due anziani stabiesi. F.G., 62 anni e A.C., 72 anni, sono ritenuti entrambi responsabili di fabbricazione illecita e detenzione di artifici pirotecnici con effetti esplodenti classificati di IV e V categoria e di detenzione di materiale esplodente non classificato. I due pensionati “arrotondavano” con la fabbricazione e la vendita di botti illegali, così da riservare delle feste più “ricche” ai propri familiari. A scoprire l’attività illecita dei due anziani, sono stati i carabinieri del locale nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, diretti dal capitano Gennaro Cassese e dal tenente Fabio Ibba. I militari dell’arma hanno effettuato due distinte perquisizioni domiciliari nelle case dei due pensionati, scoprendo un piccolo arsenale di botti illegali che, una volta rivenduti, sarebbero fruttati almeno duemila euro ciascuno. In totale, sono stati sequestrati 61 chilogrammi di fuochi d’artificio illegali e materiali per la fabbricazione, suddivisi in: 39 “cipolle” del peso di 7 chilogrammi; 124  “trak” del peso di 4,5 chilogrammi; 1.800 micce per trak del peso di 15 chilogrammi; 275 accenditori per trak del peso di 4.5 chilogrammi; 10 razzi del peso di 800 grammi; 52 artifizi pirotecnici vari del peso di 18 chilogrammi; 9 chilogrammi di polvere da sparo; 2,10 chilogrammi di micce. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e catalogato dai carabinieri del reparto artificieri antisabotaggio di Napoli. I due pensionati, dopo le formalità di rito, sono stati arrestati ed ora sono in attesa di essere giudicati con rito direttissimo per illecita fabbricazione e detenzione di artifici pirotecnici. Nel frattempo, però, a Castellammare e dintorni proseguono i controlli da parte delle forze dell’ordine per contrastare la fabbricazione e la vendita di fuochi d’artificio illegali. Bancarelle e piccoli chioschi improvvisati sono spuntati come funghi in tutte le strade stabiesi e dell’hinterland. Particolare attenzione sarà prestata a Gragnano, fino a qualche anno fa la patria dei botti illegali, la cui produzione nell’ultimo decennio è calata sensibilmente, anche se le vendite restano comunque alte.

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