Napoli-Juve: corsa al biglietto. Tutta colpa di Quagliarella…

Nell’arco temporale di 24 ore sono andati letteralmente a ruba trentamila tagliandi. Sono esauriti tutti i biglietti per i settori “Curva A e Curva B” anello superiore e inferiore e per il settore “Distinti” anello superiore. Restano pochi biglietti per il settore “Distinti anello inferiore”. Il primo giorno di vendita dei tanto agognati biglietti già registrava file “chilometriche” presso i punti vendita autorizzati che causavano disagi perfino alla circolazione automobilistica, come testimoniano le foto scattate presso una delle  ricevitorie autorizzate sita a Piazza Gravina in Portici. Insomma per i napoletani è già Napoli-Juventus. E’ già febbre da derby. E’ vero, la sfida contro i bianconeri non rappresenta un vero e proprio derby come quello romano o quello genovese, ma per i napoletani è la partita dell’anno. Ovviamente non da adesso, ma già dai tempi di Sivori e Altafini (Core N’grato). Quest’anno però c’è un elemento in più che rende questa partita ancor più sentita e densa di emozioni. Il ritorno a Napoli di Fabio Quagliarella. Il ritorno però da avversario, da “nemico” e per di più da juventino. “E’ colpa di Quagliarella se c’è tutta questa fila”…”a Napoli non esultava come fa adesso con la maglia della Juve”…” Delneri non lo farà giocare il 9 gennaio al San Paolo”…questo è il lite motive dei pensieri dei tifosi azzurri in coda per accaparrarsi il tanto agognato biglietto. Intanto già sono partiti dalle radio locali appelli affinché il 9 gennaio Quagliarella non venga  fischiato dal popolo azzurro del San Paolo. Appello che molto probabilmente verrà inascoltato. Ed è davvero plausibile il fatto che i tifosi napoletani non ascoltino questo tipo di appello. Per i napoletani è doloroso veder giocare un loro ex idolo con una maglia diversa da quella azzurra e per di più con la maglia bianconera. Ai tifosi non interessa il fatto che sia stato un bene che Quagliarella  sia andato via dal Napoli perché molto probabilmente Cavani non sarebbe esploso con la presenza in squadra di Fabio e che lo stesso Fabio aveva bisogno di stimoli diversi per poter tornare ai livelli del passato. Per i tifosi azzurri conta la maglia, l’attaccamento ai colori, la “napoletanità” dimostrata e non dichiarata. Insomma  il 9 gennaio il San Paolo sarà una bolgia e i fischi saluteranno il ritorno del loro ex idolo.

Mimmo Lucci

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