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Terme di Stabia, chiesta l’istituzione di una Commissione Speciale

Crisi delle Terme di Stabia, il consigliere comunale del PdL Antonio Carrillo ha chiesto l’istituzione di una Commissione Speciale per individuare i vari punti di criticità nella gestione della partecipata. Carrillo nelle scorse ore ha inviato un’interrogazione consiliare al sindaco Luigi Bobbio e al presidente del consiglio comunale Gaetano Cimmino. Di seguito il testo dell’interrogazione.

Al contrario della stragrande maggioranza  dei lavoratori di Terme di Stabia che hanno lavorato durante la stagione estiva, per mesi senza paga, e con l’aggravio ulteriore del recupero compensativo delle ore straordinarie lavorate, a causa delle difficoltà economiche dell’azienda, il quadro dirigente, responsabile Pianificazione e controllo richiedeva ed otteneva, dal direttore Marasca il pagamento di un mese, di ferie, autocertificate, pari ad 1/16mo delle duemilacinquecento ore a suo dire non fruite  per un montante complessivo di circa  sedici mesi, distribuiti in un arco di tempo  ignoto, a quanto è dato capire;

considerato

– che tale incommensurabile e gravoso sacrificio a carico di alcuni lavoratori indefessi mal si concilia con la messa a riposo forzato, invero repentina ed immotivata, ad esempio, del dirigente dell’ufficio tecnico, che al loro contrario era inviso al citato direttore generale, che evidentemente nell’assegnare gli obiettivi ai sottoposti funzionari e quadri, in carenza di un piano industriale, usava due pesi e due misure;

– che, a tutt’oggi, l’emersione di tale problematiche sulla conduzione e gestione del personale, con palesi favoritismi che gravano pesantemente sul bilancio aziendale, creano ulteriore disagio e smarrimento nei lavoratori, in particolare gli stagionali, ancora alle prese con il pagamento  delle spettanze;

– che tale problematica risulta essere stata sollevata più volte tramite le denunce, di associazioni culturali e da qualche sigla sindacale aziendale, pubblicate su organi di stampa locali e nazionali, fino al punto da creare frizione tra l’ufficio del personale e tra i lavoratori stessi ;

rilevato

– che l’azienda versa in condizioni di grave difficoltà economica in virtù del mancato introito del credito maturato nei confronti dell’asl na3 che ad oggi sembra abbia raggiunto la considerevole cifra di 4.200.000,00 €  (quattromilioniduecentomilaeuro),

– che la partecipata non ha potuto esigere pertanto il pagamento del credito vantato, in forma diversa, in forza del vigente patto di stabilità;

– che  le Terme di Stabia hanno avanzato richieste di finanziamenti, presso noti istituti finanziari, denegati a causa di istruttorie lacunose ed insufficienti predisposte dall’ufficio preposto;

– che partendo dalle modifiche introdotte con l’art. 10 del D.L.vo n. 66/2003 e dai cambiamenti intervenuti con l’art. 1, comma 3, lettera d), del D. L.vo n. 213/2004, con il quale pur se sono state apportate significative variazioni nel programma di ferie si reitera l’indisponibilità  di un diritto  costituzionalmente garantito quale quello delle ferie;

CHIEDE

– che questa Amministrazione, al fine di evitare turbative nelle maestranze delle Terme, ed eventuali danni erariali faccia chiarezza sulle lamentele esposte ed appuri, in via preventiva, attraverso gli organi di controllo interno (revisori)  se quanto denunciato risulti essere vero, specie in riferimento all’accumulo illegittimo di tali monte ore ferie. peraltro, ad occhio, carente proprio di quella programmazione sottesa al rispetto del patto di stabilità, al contenimento della spesa, ed economicità di gestione che finora è stata caricata solo sulle spalle di Sisifo in vece della stragrande maggioranza dei lavoratori;

– se il pagamento delle ferie al dipendente in epigrafe sia compatibile con quanto previsto dalla normativa in vigore ed il relativo periodo di riferimento segnalato nella nota di accompagnamento dello stesso provvedimento.

Considerata la delicatezza estrema della problematica si richiede una sollecita risposta, proponendo in via principale l’istituzione di una Commissione Speciale delle terme, al fine di supportare l’amministrazione nell’individuare i punti di criticità e le responsabilità gestionali di tali comportamenti.

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