La Sala Operativa della Capitaneria ha coordinato, come ogni anno e per centinaia di ore, il pattugliamento per la prevenzione degli incidenti in mare lungo il litorale di giurisdizione (che comprende i Comuni di Torre del Greco, Ercolano e Portici), soprattutto nel periodo estivo durante l’Operazione “Mare Sicuro”.
La stessa ha altresì risposto ad una trentina di segnalazioni di emergenza di vario tipo, prestando soccorso ed assistenza ad 11 unità e 23 persone in difficoltà in mare, oltre al recupero di due corpi senza vita.
Intensa anche l’attività sul fronte della tutela dell’ecosistema marino: ad Ercolano un autolavaggio è stato sequestrato in quanto privo di impianto per il trattamento dei reflui dei lavaggi, che finivano in mare non depurati. Sempre ad Ercolano, è stata sequestrata un’area di 800 metri quadrati a pochi passi dalla riva, utilizzata per sotterrare amianto, ferraglia, vetroresina, pellame lavorato o semilavorato e contenitori in plastica per liquidi di tipo industriale (trattamento pellami). I due proprietari sono stati prontamente denunciati per “abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo”; la caratterizzazione dei rifiuti dissotterrati è ancora in corso. L’attività di monitoraggio del demanio marittimo, mirata anche al contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo la costa, ha inoltre consentito il rilevamento e la successiva rimozione di altri rifiuti solidi lungo la costa ercolanese, in collaborazione con la locale Civica Amministrazione.
Sono state poi individuate e contestate diverse fonti di inquinamento marino da terra nei Comuni di Ercolano e Portici, che coinvolgono direttamente le reti fognarie comunali: tali immissioni non autorizzate di reflui sono state contestate alla Società GORI, quale “gestore unico” del servizio idrico integrato. La Regione Campania fisserà poi l’importo della sanzione amministrativa a carico del gestore, che può ammontare fino a 60.000 euro per ciascuno dei reflui contestati.
Nel porto di Torre del Greco sono state accertate quasi 200 violazioni al Codice della Strada, mentre recentemente è stata eseguita un’operazione congiunta con il Secondo Nucleo Subacquei della Capitaneria di Porto di Napoli, che ha portato al sequestro di oltre 20 natanti da diporto ormeggiati tramite corpi morti abusivi che sono stati rimossi dal fondo marino, e al deferimento dei proprietari all’Autorità giudiziaria.
Notevole è stata l’attività amministrativa della Capitaneria in favore del personale navigante; oltre 500 marittimi sono stati certificati in accordo alle norme nazionali, comunitarie ed internazionali per la tenuta della guardia in coperta e per l’abilitazione ai mezzi di salvataggio dalla Sezione Gente di Mare, che offre un servizio essenziale in favore di decine di migliaia di marittimi, consentendone l’imbarco su navi nazionali e straniere. Durante questa attività, sono stati identificati e denunciati anche 5 soggetti risultati in possesso di falsi titoli di studio e/o certificazioni, che ricoprivano posizioni di responsabilità a bordo di navi senza essere in possesso delle previste competenze. Inoltre, gli Ufficiali della Capitaneria hanno presieduto ben 170 Commissioni d’esame per l’addestramento dei marittimi presso i Centri torresi.
“Last but not least”, questo Comando ha consistentemente supportato le Compagnie armatoriali torresi nel difficile compito di contrasto alla pirateria marittima, mediante l’impiego di Ufficiali appositamente specializzati. Tale delicatissima attività ha comportato l’analisi e l’approvazione di diversi piani di sicurezza per le navi, nonché la successiva effettuazione di controlli diretti a bordo, per un totale di 18 missioni in porti europei ed anche in Estremo Oriente; tale opera, spesso non adeguatamente valorizzata, ha certamente contribuito al felice esito del recente tentativo di abbordaggio di pirati nelle acque dell’Oman alla nave portarinfuse torrese “Michele Bottiglieri”, il cui equipaggio, ben addestrato, ha saputo prontamente e brillantemente evitare, nonostante l’attacco portato con armi da fuoco e razzi RPG.
I dati “record” di quest’anno – chiosa il Comandante Cimmino – non ci privano della consapevolezza del grande lavoro che rimane da compiere nei settori di competenza; tali risultati sono perciò di sprone a perseverare nell’obiettivo di erogare un servizio costante, qualificato ed affidabile al cittadino, sia in sede di ufficio che sul territorio, in piena sinergia con tutte le altre Istituzioni pubbliche e private.