Ercolano, beneficenza a ritmo di musica

“Amare la propria terra vuol dire anche sapersi sacrificare”.  Il sacrificio in questo caso è stato alquanto evidente. Un guadagno a dir poco esiguo quello dell’artista Aniello Misto nell’ormai consueto concerto di fine d’anno al teatro don Orione di Ercolano. Quindici gli euro che il cantautore ha messo nelle sue tasche. Un nulla per un artista.

Cifra importante invece quella scaturita dalle offerte raccolte per il progetto missionario portato avanti dalle suore dell’Oasi del Ss. Sacramento di Ercolano. Ragionando con le stesse suore si è pensato di spostare i fondi alla costruzione dell’asilo nella missione presente in Sri Lanka, anziché destinarli, come era stato fatto sapere in primo momento, al villaggio di Ocaña in Colombia. Semplicemente per maggiore necessità. Trecentottantasei euro e trenta centesimi. Questa la somma presente nella cassetta di raccolta. Già girata alle suore specificando sul bollettino la destinazione concordata.

Beneficenza a ritmo di musica etnico mediterranea. Questo lo spettacolo offerto nella serata del 29 dicembre da Aniello Misto. L’artista ha deliziato il suo pubblico con gli arrangiamenti di alcune delle canzoni del repertorio classico napoletano. Tutto in chiave, stile in cui il maestro Misto riesce a dare il suo meglio. A dimostrazione di questo anche gli assoli al basso. Il suo strumento preferito.

Forti emozioni tra il pubblico presente nella sala del teatro don Orione di via Vesuvio. Soprattutto grazie alla musica del maestro Misto. Riso e lacrime. Sentimenti contrastanti come ogni spettacolo dell’artista ercolanese, tra musica e teatralità, porta al suo pubblico.

Apparizioni di Roy Noviello, Salvatore Somma e direttamente da “I raccomandati” di RaiUno Gennaro Nocerino. Oltre alla sfilata dell’hair stylist Antonio Iengo.

Non solo musica. Ma anche la voglia di esprimere emozioni, come in ogni assolo di basso che Misto esprime nelle sue canzoni. Esempio lamante “Nu zingaro cu a classe”, che narra di Ercolano. Dare spazio ai giovani che sono il futuro, e non solo a parole, della città.

“Avevo chiesto agli ercolanesi di guardare nel proprio cuore e esprimere fattivamente il bene verso questo nostri fratelli più bisognosi. Sono stato felicissimo di trovare quella cifra nella cassetta. Molto avevano detto che avremmo racimolato poco, non ricordando il buon cuore dei nostri concittadini. Sono sicuro che alla prossima occasione saranno ancora più generosi”.

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