Anche se pochi giorni fa, alla ripresa degli allenamenti, Michele Pazienza aveva fatto chiaramente capire che ama Napoli e il Napoli («mi piacerebbe indossare a lungo la maglia azzurra»), oggi Vincenzo D’Ippolito, procuratore di Michele Pazienza, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli per chiedere nuovamente il rinnovo per il suo assistito: «Il rinnovo di Pazienza con il Napoli? Non è che non abbiamo trovato un accordo: in pratica, non c’è stato mai da parte del Napoli, dallo scorso maggio, un interesse nel trovare un punto di incontro. E’ inspiegabile, è incredibile, ma è così. Siamo all’Epifania ed il club non si è mai fatto sentire: ne prendiamo atto. Credo che l’interesse del Napoli non sia così forte e quindi a giugno l’esperienza di Pazienza in azzurro potrà dirsi conclusa. Non verrà inserito in alcuna trattativa a gennaio visto che tra venti giorni si potrà prenderlo gratuitamente. Il fatto che il Napoli stia valutando di prendere qualche altro centrocampista non infastidisce certo il mio assistito. Le regole ci impongono di vedere dal primo febbraio in poi e nel prossimo futuro il mio lavoro sarà quello di trovare una squadra adeguata alla forza di Michele: ha ventotto anni e fino ai trentadue potrà rendere tantissimo. Richieste dall’estero? C’è stato qualche rumors, ma per il momento non prendiamo nulla in considerazione perché Pazienza sta benissimo a Napoli, è concentrato e vuole finire la stagione nella miglior maniera possibile. Ma avendo il contratto in scadenza, in Italia e all’estero è visto in maniera benevola. Se sono deluso dal Napoli? Un po’ sì, in ventitre anni che faccio questo lavoro non mi è mai capitato nulla del genere. Michele è un grande professionista e questo non gli crea disagio, è inspiegabile perché il Napoli non abbia pensato di chiamarci per rinnovare. Quando sono venuto a Napoli il quattro ottobre scorso ho chiesto al club di farci una proposta che però non è mai arrivata. La sensazione è che questa esperienza potrà finire: ne prendiamo atto, la vita continua e andiamo avanti».
