“Il Madre è una risorsa culturale ed artistica fondamentale per la città di Napoli e dell’ intera Campania – denunciano i promotori del comitato SAVE MADRE, l’ ex assessore provinciale Francesco Emilio Borrelli ed i consiglieri comunali e provinciali Emilio Di Marzio e Livio Falcone, che stamane si sono incatenati fuori al museo per protestare contro i tagli indiscriminati operati dalla Regione – farlo morire per soffocamento è un delitto. La Regione sta tagliando le risorse essenziali alla sopravvivenza della struttura mettendo in mezzo alla strada decine di lavoratori e senza proporre una seria politica culturale o addirittura improvvisando in modo dilettantistico come è avvenuto con il Concerto di capodanno in Piazza Plebiscito”.
“Poiché i cosiddetti intellettuali napoletani – continuano – non si mobilitano senza consulenze ed incarichi lo facciamo noi gratis. Il 20 Gennaio organizzeremo un grande evento per sostenere e difendere il Museo di arte contemporanea coinvolgendo sopratutto i giovani che devono rialzare la testa ed emanciparsi dai “cattivi maestri”.
All’iniziativa ha preso parte anche il presidente provinciale dei Verdi Carlo Ceparano ed il pizzaiolo Gino Sorbillo che ha presentato la pizza Save Madre.