«Se non si completeranno i lavori nel giro di pochi mesi c’è il rischio di perdere i fondi provinciali per la realizzazione del Museo della Pasta». Giuseppe Di Massa, presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola”, in una lettera inviata al sindaco Annarita Patriarca, lancia l’allarme per la cittadina gragnanese che rischia di perdere un’importante opera storico-turistica prima del suo completamento. Il Museo della Pasta è un’opera finanziata completamente dalla Provincia di Napoli per un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro, durante l’amministrazione Serrapica, che si avvalse della collaborazione del Consorzio dei Pastai. Il museo dovrebbe sorgere all’interno dell’ex convento cinquecentesco dedicato a San Michele Arcangelo, che si trova in via Santa Croce. I lavori prevedono la realizzazione dell’opera su 770 dei 2500 metri quadri dell’area ricoperta dall’ex convento: 170 metri quadrati, però, saranno dedicati agli uffici del Consorzio presieduto da Giuseppe Di Martino. La Provincia ha inoltre destinato 400mila euro per la realizzazione di un museo virtuale, che si snoderà attraverso un percorso narrante che si avvarrà di strumenti multimediali digitali, come ricostruzioni tridimensionali, cartoni animati, tecnologie interattive. I lavori dovevano essere ultimati già per la fine del 2008, il secondo termine fu stabilito al giugno 2010, ma l’ultima chiamata è per marzo 2011: purtroppo si sono verificati stop ed intoppi continui. L’associazione culturale gragnanese l’anno scorso ha dedicato la copertina del calendario del Centro di Cultura e Storia di Gragnano, «quasi in maniera scaramantica» ammette Di Massa. L’ultimo, appena un anno fa, quando la realizzazione si è completamente fermata. «Anche quest’anno è stato sprecato – aggiunge Di Massa – senza concretizzare un obiettivo importante per tutta la città, ovvero l’apertura del Museo della Pasta». L’ennesimo stop ai lavori preoccupa non poco l’associazione culturale gragnanese che attacca: «Non vorrei che questa lunga stasi sia legata a un ripensamento sul Museo. Come associazione culturale – prosegue Di Massa – siamo ovviamente tremendamente preoccupati che possa ancora una volta sgusciare dalle mani di questa città. Gragnano ha un debito di riconoscenza verso i suoi antenati pastai, ma anche di quelli che ancora oggi ne fanno un valore riconducibile alle tradizioni e all’esperienza di quella che era una vera e propria arte, appunto l’Arte Bianca». «Il nostro impegno sarà massimo – afferma il sindaco Annarita Patriarca – per garantire la realizzazione di questa importante opera per lo sviluppo turistico ed economico della città».