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Scavi di Pompei, i sindacati denunciano: “La Soprintendenza ha chiuso 13 domus”

Brutta sorpresa per i turisti che dal 1° gennaio 2011 visitano degli Scavi archeologici di Pompei, l’Amministrazione, unilateralmente, ha deciso la chiusura delle 13 Domus aperte al pubblico dal 1° maggio 2010.

Una decisione a sorpresa, senza alcun preavviso, anche per le Organizzazioni Sindacali che, tra l’altro, avevano chiesto, più volte, un incontro per concludere le trattative iniziate il 28 luglio 2010.

Infatti, il 28 luglio 2010, benché non fosse stato firmato l’accordo, tutte le OO.SS. avevano allegato dichiarazioni scritte del loro consenso ad accantonare i fondi necessari ad assicurare che le 13 Domus rimanessero aperte fino al 31 dicembre 2011, a patto che venissero evitate sperequazioni nella retribuzione dei compensi.

Le OO. SS. in data 22 aprile 2010, avevano sottoscritto un accordo, al fine di incrementare l’offerta culturale del sito archeologico, che garantiva l’apertura di 13 Domus fino al 31 dicembre 2010, avvalendosi di personale disponibile a lavorare, su base volontaria, anche nel giorno di riposo al costo pro-capite di 45 Euro al netto.

Ovviamente anche il nuovo accordo sarebbe stato, comunque, solo un sistema transitorio per rimediare alla carenza di personale.

Al di là degli annunci dell’apertura programmata a giorni alterni, le Domus restano clamorosamente sbarrate perché manca il personale.

Questo il cartellone, solo nel caso che il numero del personale in servizio sia sufficiente:

Lunedì-Mercoledì

–         Casa degli Amorini Dorati; Casa della Caccia; Casa della Fontana piccola.

Martedì-Giovedì

–         Casa di Marco Lucrezio Frontone; casa del Poeta Tragico; Casa dell’Ara Massima.

Venerdì

–         Casa di Obellio Firmo; Casa di Meleagro; Casa di casca Longus.

Sabato-Domenica

–         Casa di Polibio e Casa dei Casti Amanti (visita guidata, solo turno antimeridiano);

–         Casa dei Dioscuri; Casa dei 4 Stili; Casa del Larario di Achille.

Questa la cronaca di una sconfitta di un Amministrazione poco attenta, l’ennesima da registrare, forse per aver avuto 3 Soprintendenti, precari e ad interim, che si sono avvicendati nel giro degli ultimi 15 mesi.

Adesso attendiamo che la nuova Soprintendente, la dr.ssa Teresa Cinquantaquattro, convochi le Organizzazioni Sindacali per poter definire un nuovo programma che consenta la riapertura delle Domus chiuse al pubblico.

Il Sindacato è disponibile al confronto per un nuovo accordo perché i soldi ci sono, se c’erano prima ci sono anche adesso nelle casse della Soprintendenza, considerato che gli incassi  hanno avuto un incremento del 10% dovuto prevalentemente all’apertura al pubblico delle domus in questione.

le OO SS :     CISL      –      UIL      –      UNSA

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