L’Istituto Italiano Studi Filosofici ha ospitato un importante dibattito politico per la scelta del candidato di centro sinistra a sindaco di Napoli.
Presenti quindi tutti i candidati : Libero Mancuso, Nicola Oddati, Umberto Ranieri, Luigi Sorbillo, Andrea Cozzolino, moderati da T.Lauro, esponente di “ Liberta’ e Giustizia”, l’ associazione che ha curato questo evento.
T. Lauro, con la modalità del question-time, ha posto l’accento su : valutazione del momento storico attuale, le priorità a Napoli, la squadra di lavoro del futuro sindaco.
Nicola Oddati (PD)ha focalizzato il suo discorso su precise tematiche : rafforzare il decentramento amministrativo, iniziativa dei “Distripark” per la raccolta dei rifiuti, lo stop al traffico nel centro storico(in virtu’ dello sviluppo delle linee metropolitane)
Libero Mancuso,forte delle tremila firme che appoggiano la sua candidatura, ha improntato il suo discorso sul principio etico di legalità e sincerità con i cittadini, ammonendo la sinistra di aver smarrito la sua linea politica e la necessità di investimenti verso i cittadini.
Andrea Cozzolino asserisce a una riconciliazione tra cittadinanza e istituzioni, una vera e propria rivoluzione quotidiana della città , da riorganizzare su modelli europei ( traffico, servizi pubblici), una “rigenerazione urbana”che abbia come cardine la valorizzazione dell’arte e cultura napoletane.
Umberto Ranieri, premettendo un “mea culpa” che il centrosinistra deve fare, focalizza i suoi punti sulla riduzione del peso politico sulla città, un mutamento di stile nella politica e soprattutto la costituzione di una ridotta giunta comunale.
Luigi Sorbillo(Verdi), estraneo al movimento politico, colpisce per la sua giovane età : e’ a conoscenza della natura quasi “provocatoria” della sua candidatura, ma ci tiene a precisare che chi fa politica deve vivere e amare la città. La necessità di fare politica in piazza è essenziale per governare anche una grande città: afferma che alle sue spalle c’e’ un pool di ricercatori che lo assistono e sottolinea la necessità di ricongiungere Napoli alla sua provincia, in modo da creare un unico modello di sviluppo, partendo dal basso delle attività produttive.
La questione di Bagnoli, poi, e’ stata ampiamente discussa, con domande del prof.Iannello: a questo proposito A.Cozzolino ha tenuto a precisare che i cittadini non sanno il perchè dei ritardi sull’investimento in quelle zone ( cinque anni di ritardo per l’arrivo dei finanziamenti europei), mentre N.Oddati ha ribadito il suo no al porto turistico di Bagnoli, mentre Mancuso ha accusato il mancato coinvolgimento in questi anni della sana imprenditoria su Bagnoli, asserendo anche alla necessità di uno stretto controllo sulla legalità.
Sulla scia della questione urbanistica , U.Ranieri ha precisato i suoi punti : incremento del verde pubblico, riqualificazione delle periferie (da ghetti a centri urbani) e lo stop alla “prigionia” dei cantieri in città.
L’intervento conclusivo di Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto, grazie alla verve passionale del suo discorso, ha strappato una “standig ovation” finale, a significare che tutti hanno condiviso ampiamente il suo messaggio : il momento di rinascita per Napoli e’ ora o mai più.
Mario De Angelis