In vista delle prossime elezioni amministrative della terza città d’Italia, si fanno più serrati gli incontri dei politici con i cittadini con proposte e programmi. Napoli vive una condizione difficile, critica, un livello di vita preoccupante di degrado socio-economico, mai toccato in passato. La città, nei sondaggi nazionali è al 106° posto, ultima in classica per tenore di vita, ambiente e salute. Rifiuti con differenziata al palo; traffico caotico con mezzi pubblici sempre affollati e sporadici con deficit astronomici aziendali e disinteresse della classe dirigente per scaduto mandato e rinnovo del contratto di lavoro per i dipendenti; arredo urbano inesistente con strade costellate di buche. Grido d’allarme degli albergatori che lamentano un calo preoccupante di arrivi, in un periodo favorevole per la tradizione dei presepi in città con ricadute sulla già precaria situazione occupazionale.
La prima convention del Pd, sabato scorso, organizzata dall’Associazione Libertà e Giustizia e moderata dal suo presidente Francesco Saverio Lauro nelle sale dell’istituto di studi filosofici di Via Monte di Dio, nel Palazzo dove i duchi Serra di Cassano, chiusero per perenne lutto l’ingresso principale di Via Egiziaca a Pizzofalcone dopo che dalla casa paterna portarono via il figlio Gennaro, martire della repressione del 1799. Al confronto con gli elettori sono scesi in campo, Umberto Ranieri ex deputato, Andrea Cozzolino, deputato europeo, Nicola Oddati, assessore comunale, Libero Mancuso, ex magistrato, Gino Sorbillo, pizzaiolo, candidati alle primarie del prossimo 23 gennaio. Quattro minuti a testa, all’inizio dell’assise, per spiegare il loro progetto per risolvere gli annosi problemi che attanagliano la città.
“Impegnarsi in un mutamento di rotta – ha esordito Ranieri, forte dell’appoggio di una folta schiera di intellettuali – io non amo la retorica, le parole antisonanti, tuttavia è indispensabile un mutamento di personale politico, di metodi, di indirizzi di stile con cui amministrare questa città. C’è un grande obiettivo da perseguire migliorare la qualità della vita, ridurre la fatica che comporta vivere a Napoli. Vivere a Napoli – ha continuato – comporta una fatica eccessiva superiore a quella che comporta la vita quotidiana in altre grandi città. Per affrontare questo problema è indispensabile accrescere la quantità e la qualità dei servizi che il comune deve fornire ai cittadini a cominciare dalla questione di una politica diversa degli smaltimenti dei rifiuti. Sono convinto che alla base di qualsiasi programma debba esserci la mentalità e una riduzione del peso soverchiante della politica e dei calcoli politici sugli interessi della città. Da questo punto di vista io penso ad una giunta comunale ridotta nel numero e composta da uomini e donne integerrimi onesti e competenti”.
L’ex magistrato Mancuso ha confermato la sua discesa in campo “Me lo chiedono tremila firme arrivate sul mio blog”. “Ogni volta che arrivo in città, mi rattristo nel vedere lo stato di abbandono e degrado. Di quello che si potrebbe fare e non si è fatto”.
Nicola Oddati, ha presentato il suo programma in un libro con molte firme. “In questo libro spieghiamo qual è il modo in cui agiremo. Sono dieci i settori: per i giovani, per l’infanzia, per il lavoro. Chiuderemo il centro storico, vista la prossima apertura delle altre stazioni della metropolitana. Per i rifiuti costruiremo impianti intermedi per la raccolta differenziata. Non servono termovalorizzatori perché ci sono strade alternative”.
Andrea Cozzolino si è soffermato sui finanziamenti comunitari per il centro storico, Bagnoli, Napoli Est. Occasioni mancate ma che potrebbero far fare un salto di qualità alla città. Gino Sorbillo, 36 anni, erede di una famiglia famosa di pizzaioli della zona dei Tribunali, ha dichiarato che ha fatto molto per il suo quartiere e la sua discesa in campo non è solo provocatoria. Potrebbe fare ancora di più, ha assicurato, per un centro storico patrimonio dell’umanità, trascurato dalle precedenti amministrazioni comunali.
Il Pdl, dopo il successo alla Regione e alla Provincia ci riprova. Al momento discussione sui nomi da proporre: Fulvio Martusciello, Paolo Russo, Raffaele Calabrò, Marcello Tagliatatela. Nei prossimi giorni anche l’eventuale alleanza con l’Udc.