Portici. Non sono più commerciabili gli shoppers non biodegradabili. L’annuncio fu dato nel mese di settembre 2010 durante una conferenza, ed ora è ufficiale. L’ordinanza firmata dal sindaco Enzo Cuomo, parla chiaro. Dai primi di gennaio a tutti gli esercenti di attività commerciali che operano nel territorio comunale di Portici, sia a posto fisso che itinerante, è vietato fornire buste di plastica (shopper) non biodegradabili. In alternativa, potranno essere utilizzati sacchetti certificati biodegradabili, quali, a titolo esemplificativo, materiali bioplastici di origine vegetale, cellulosa, carta, tela o fibre naturali. Tale divieto è previsto dalla Legge Finanziaria 2007, che promuoveva l’individuazione di nuove misure da introdurre progressivamente al fine di giungere al definitivo divieto, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili, per l’asporto delle merci, che non rispondano ai criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario. “L’obiettivo – dichiarò l’assessore all’ambiente Franco Santomartino – è quello di ridurre ulteriormente la produzione dei rifiuti in città. Le percentuali di differenziazione sono lusinghiere, in due anni abbiamo raggiunto un dato stabile pari al 65%. Il merito è tutto dei cittadini porticesi ma anche degli operatori della Leucopetra che svolgono un lavoro molto preciso. L’ordinanza è molto chiara per i trasgressori saranno applicate sanzioni pecuniarie che arrivano anche a 500 euro. Ed inoltre per i recidivi è previsto il ritiro della licenza. Dobbiamo continuare a mettere in campo tutte quelle iniziative per rendere sempre più efficiente un sistema di raccolta differenziata che già si sta rivelando efficace grazie alla sinergia di tutti gli operatori coinvolti”.
Veronica Mosca