Un’estate di qualche anno fa mio nipote tornò a casa della spiaggia contrariato e nauseato, gli chiesi il perché del suo malessere e il ragazzo rispose: «Un maledetto piccione mi ha cacato addosso!». Il motivo dell’incazzatura era valido e potevo anche astenermi dal fare ulteriori commenti.
Però da naturalista una cosa non mi tornava, come faceva a sapere che era stato proprio un piccione? Pensai che era giusto approfondire la faccenda, se non altro per fare chiarezza e anche perché quando piove merda è sempre bene essere sicuri della provenienza. Gli chiesi se avesse visto il piccione fargliela addosso e lui, sbalordito, rispose deciso: «Ma ti pare che se vedevo l’animale che mi stava cacando in testa non mi spostavo? E poi quando la merda è piombata dal cielo ho solo pensato a ripulirmi». È vero, pensai, la merda colpisce quasi sempre a tradimento, senza dare preavviso e chi ne è colpito solitamente cerca solo di togliersela di dosso senza badare ad altro, solo dopo, a mente fredda, cerca un colpevole accusando genericamente chi ha la noméa di smerdatore, ″Guaie a chi porta a mala addimmannata″ si usa dire dalle mie parti per riassumere questo concetto.
A questo punto per stabilire la verità non ci restò che considerare tre cose: la natura della merda, la dinamica e il contesto in cui era stata lanciata. Queste informazioni, sommate ad una discreta conoscenza dei possibili colpevoli, ci avrebbero dato la soluzione dell’enigma e avremmo saputo, finalmente, chi fosse il vero responsabile.
Il ragazzo, dopo aver valutato attentamente il ragionamento, fece spallucce ed iniziò a raccontare per filo e per segno l’accaduto: «Stavo passeggiando sulla battigia quando improvvisamente ho sentito una sorta di “schiaffo” che mi ha preso tra spalla e collo, ho allungato la mano toccando qualcosa di umido, molliccio e puzzolente, era merda!!! Se ci penso ancora mi viene da vomitare. D’istinto mi son tuffato e ho nuotato finché l’acqua salata del mare non mi ha ripulito. Tornato a riva ho capito che la merda era sparita di fatto, ma era rimasta negli sfottò degli amici, a questo punto ho deciso che l’unica cosa sensata da fare era tornare a casa. Questo è quanto, tutto qua». Ancora una cosa vera, quando piove merda è più dannoso lo sparlare della gente che la merda in sé.
Comunque sia dal resoconto possiamo stabilire una cosa: il colpevole non può essere un piccione per un buon motivo: questi uccelli defecano stando posati e non in volo e visto che sulla battigia non ci sono trespoli, alberi e fili sospesi…il pennuto è scagionato. Resta da capire solo chi è il vero responsabile allora, constatò mio nipote. Probabilmente, feci notare, vista la località rivierasca, il fatto che la merda è piombata in volo dal cielo e considerata la puzza e la consistenza, direi che il vero colpevole è un gabbiano; questi uccelli formano colonie nei pressi della costa, sono capaci di defecare anche in volo, adattamento necessario per animali che volano parecchie ore sul mare, infine gli escrementi dei gabbiani, considerata l’alimentazione onnivora a differenza dei piccioni che sono granivori e frugivori, sono molto consistenti e puzzolenti, al pari di quelli umani.
Ferdinando Fontanella