Bolletta non pagata? L’Enel interrompe la fornitura di elettricità alle Terme di Stabia. L’incredibile è accaduto ieri mattina a Castellammare di Stabia. Intorno alle 11, la Fontel ha ottenuto dall’Enel il distacco dell’utenza per morosità. «Un episodio a dir poco anomalo – afferma Lino Dello Ioio, presidente del cda Terme – per il quale stiamo valutando l’ipotesi di adire vie legali, siccome è stato interrotto senza preavviso il servizio di una struttura sanitaria». Infatti, ieri mattina, quando è mancata la luce, fuori ai cancelli e all’interno della struttura termale stabiese c’erano una cinquantina di pazienti in attesa delle terapie. Ma perché la Fontel ha staccato la corrente alle Terme? Ad ottobre 2009, la società di fornitura elettrica aveva firmato un accordo con l’azienda stabiese. Ma da allora, le Terme hanno solo accumulato un debito da 160mila euro. Per questo motivo, la stessa Fontel ha chiesto all’Enel di “staccare il contatore” ai termali. Se inizialmente in molti avevano pensato ad un guasto, subito è venuto fuori il vero problema che ha spinto il direttore generale delle Terme stabiane, Francesco Paolo Ventriglia, a recarsi a Napoli per un incontro urgente con la Fontel. Intorno alle 14 è arrivata la fumata bianca: oggi le Terme avranno di nuovo la corrente, ma hanno dovuto versare un anticipo del grosso debito accumulato con la società che fornisce l’elettricità. A margine dell’incontro, Ventriglia ha così commentato: «Si è solo verificato un fraintendimento perché era stato promesso il versamento di un anticipo che non era poi avvenuto. Però nel pomeriggio abbiamo già risolto tutto in modo da permettere la ripresa regolare del servizio all’utenza». Ieri mattina, infatti, le Terme hanno versato un anticipo della somma dovuta, mentre il resto sarà pagato in una prima rata entro fine gennaio, prima di dilazionare il debito che sarà spalmato su dodici mesi. La mancanza di elettricità ha causato disagi all’utenza e al personale, ma anche problemi al Centro Museo per la conoscenza della biodiversità dei Monti Lattari che ha sede all’interno del parco delle Terme. A raccontarlo è Ferdinando Fontanella, direttore scientifico del museo: «Abbiamo rischiato di perdere un lungo lavoro di cura delle specie acquatiche che alleviamo nei nostri acquari e che mostriamo agli alunni delle scuole stabiesi durante le loro visite. Infatti, senza corrente non è stato possibile ossigenare l’acqua per alcune ore e alcuni pesci hanno rischiato di morire». Tutto questo è accaduto perché alle Terme continuano a mancare i versamenti del suo “primo cliente”, l’Asl Napoli 3 Sud, investita dai tagli alla sanità che non permettono di far quadrare i bilanci nemmeno all’azienda termale stabiese. I lavoratori delle Terme, infatti, vantano loro malgrado ancora quattro mensilità arretrate. Infine, arriva l’affondo di Antonio Carrillo, consigliere comunale autosospeso dal Pdl: «Il direttore generale già sapeva che c’era il pericolo che l’Enel staccasse la fornitura di elettricità alle Terme, doveva muoversi con anticipo per evitare una mortificazione così desolante».