Confisca e sequestro dei beni patrimoniali ad opera del tribunale di Napoli nei riguardi di due giovani napoletani

Il Tribunale di Napoli  in merito la sezione applicazione delle misure patrimoniali ha disposto nei confronti dei fratelli Nicola Giovanni, e Maurizio Costa, rispettivamente di 28 e 26 anni, la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni tre, nonché la confisca di gran parte del patrimonio posto sotto sequestro dallo stesso Tribunale nel mese di dicembre 2009, ai sensi della legge 75/b5. Nicola Giovanni  fu arrestato in seguito all’emissione, in data 20 febbraio 2007 da parte dell’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, di O.C.C.C. nei confronti di numerosi appartenenti ai clan camorristico Panico , storico sodalizio operante nei comuni napoletani di Somma Vesuviana e S. Anastasia. Nel provvedimento gli veniva contestato un ruolo di primo piano nell’organigramma dell’organizzazione, con il compito di occuparsi degli aspetti economico-finanziari, di curare gli investimenti e di fungere da tramite con l’imprenditoria e la politica.Maurizio,invece, pregiudicato per usura, estorsione e lesioni personali aggravate, è attualmente detenuto, in seguito all’emissione da parte dell’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli di O.C.C.C. nei confronti di numerosi esponenti del clan camorristico SARNO, potente organizzazione insediata nel quartiere napoletano di Ponticelli ed attiva anche in numerosi comuni dell’area vesuviana. La figura di Maurizio Costa veniva delineata come quella di colui che acquistava armi, anche di particolare micidialità, per conto del clan Sarno, da una temibile organizzazione di trafficanti legata ai paesi dell’Est Europa. I1 citato decreto di confisca è stato emesso in accoglimento di articolate proposte del Questore di Napoli, formulate a seguito di intensa e prolungata attività di indagine, svolta dagli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali. In particolare, sono stati confiscati i seguenti beni nella disponibilità dei due pregiudicati, ubicati in vari comuni delle province di Napoli e Caserta, nonché in Belluno ed Olbia. In totale, il valore del patrimonio confiscato ammonta a circa 35 milioni di euro.

EmiCa

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