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Castellammare, Idea Città: “Bobbio, giù le mani dalla Reggia di Quisisana”

Il direttivo di Idea Città commenta così la notizia che Bobbio vuole ospitare a Quisisana un albergo di lusso. “Le idee del Sindaco Bobbio sulla Reggia di Quisisana sono motivo di allarme civile e democratico. Certamente egli non è aggiornato su quanto si muove oggi nel mondo dei beni culturali. Bobbio ignora anche che la Reggia di Quisisana, che ha improvvidamente concesso in uso per una rassegna di bomboniere e abiti da sposa in programma a fine gennaio, è stata restaurata con fondi CIPE a destinazione vincolata: scuola nazionale di restauro e museo archeologico. Tutto il resto sono chiacchiere e fantasie da bar. Vada a spiegare che vuole fare un albergo a Quisisana a Sandro Bondi Ministro per i Beni culturali e ambientali, al CIPE, al Ministro dello Sviluppo Economico, al DPS-Dipartimento per le politiche di sviluppo, alla Direzione regionale per i beni culturali e per il paesaggio della Campania, alla Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, alla Regione Campania, alla Provincia di Napoli e all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Adesso capiamo perché da sei mesi Bobbio non risponde né riceve le quattordici associazioni cittadine riunite nel Coordinamento della Cultura su quanto fatto dall’Amministrazione comunale per ospitare a Quisisana la scuola di restauro e il museo di Stabiae, in ossequio agli accordi isituzionali sottoscritti. Ricordiamo a tal proposito che l’attuale assessore comunale ai beni culturali Antonio Coppola, nel gennaio 2010, in qualità di delegato della Provincia di Napoli, ha partecipato e approvato il lavoro del Tavolo tecnico per la gestione della Reggia di Quisisana quale sede della Scuola di restauro e del museo archeologico di Stabiae, sulla base di una convenzione firmata, tra gli altri, anche dall’assessore provinciale Antonio Pentangelo. La si smetta una buona volta con assecondare posizioni di cecità culturale per le quali “con la cultura non si mangia”, come ha infelicemente affermato mesi fa il ministro Tremonti. Se il Quisisana diventasse realmente un laboratorio stabile per restauratori, artisti, attori, operatori della cultura e dell’arte e ospitasse finalmente in sede adeguata la straordinaria collezione degli affreschi romani di Stabiae, avremmo certamente un ritorno positivo per la crescita civile ed economica della città, che non si misura esclusivamente in euro. Una valutazione sulla gestione del Quisisana è stata fatta ed è stata approvata dal consiglio comunale nel febbraio 2010, oltre che dalla giunta regionale. L’edificio è stato dotato già in fase di progetto degli impianti necessari per l’avvio della scuola di restauro e del museo, il CIPE ha finanziato questo tipo di intervento e di progetto. Il Suor Orsola Benincasa è pronta ad aprire una Facoltà universitaria nella Reggia per insegnare restauro. Poniamoci la domanda: quella di Bobbio è un’affermazione estemporanea o è frutto di uno studio attento rispetto i reali costi di un operazione del genere, il che comporterebbe una conoscenza approfondita del settore, quello del turismo di lusso, che risponde a tutt’altri canoni rispetto all’offerta attualmente presente nella nostra città, e che è presente nella nostra regione esclusivamente in località come Capri e Ravello. Castellammare ha bisogno di questo grande contenitore culturale, e nessun sindaco potrà privare la città di quanto le appartiene per storia e scelta consapevole”.

Il Direttivo di Idea Città

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