Ha scatenato polemiche, nelle ultime ore, la notizia del mancato funzionamento di una telecamera del sistema di videosorveglianza della Provincia di Napoli posizionata a cento metri dal luogo in cui, nelle scorse ore, sono stati ammazzati due uomini in via San Giorgio Vecchio. I rappresentanti istituzionali della Città di San Giorgio a Cremano confermano pubblicamente che il sistema non ha mai funzionato e che la Provincia ne era stata più volte avvisata.
“Siamo a dir poco allibiti – afferma il sindaco Mimmo Giorgiano – per le dichiarazioni della dirigente provinciale Lucia Rea sul mancato funzionamento dell’impianto di videosorveglianza attivato, per modo di dire, dalla Provincia nel 2008 per monitorare le strade di sette Comuni: San Giorgio a Cremano Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio, Volla, Cercola, Pollena Trocchia e Sant’Anastasia. Il comandante della Polizia Municipale è pronto a portare di persona alla Rea le centinaia di fogli contenti relazioni, comunicazioni ufficiali, fax e raccomandate che riportano le nostre denunce su un sistema che praticamente non ha mai funzionato per problemi tecnici e le rare volte in cui ha funzionato lo ha fatto male ed andare con lei alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti affinché si faccia luce su eventuali responsabilità, visto che il sistema è costato circa centinaia di migliaia di euro. Non abbiamo alcun timore di essere smentiti.”
“E’ falso – chiarisce il comandante della Polizia Municipale Gabriele Ruppi – anche che le competenze siano state trasferite ai Comuni il primo gennaio 2010: come possono testimoniare i rappresentanti degli altri sei Comuni interessati, abbiamo incontrato nel 2009 l’allora assessore provinciale alla Sicurezza Franco Malvano a cui comunicammo ufficialmente che non ci saremmo mai fatti carico di un sistema inutile perché non funzionante. A quel punto anche la ditta che effettuava le manutenzioni è scomparsa dai nostri territori.”
L’assessore alla Sicurezza Ciro Russo rimarca che “esasperati dal comportamento della Provincia abbiamo deciso di dotarci di un sistema parallelo di telecamere di proprietà del Comune, che ci è costato circa 85mila euro per quindici occhi elettronici: la gara è stata espletata e le telecamere saranno montate a nostre spese entro fine febbraio. Appena il Consiglio Comunale approverà il bilancio 2011 le raddoppieremo portandole a trenta, inserendo anche un sistema di controllo direttamente su palmari in dotazione ai vigili urbani. La dottoressa Rea dovrà rispondere delle proprie, gravissime, affermazioni davanti alle sedi competenti. Dar vita ad uno scaricabarile a poche ore dalla tragica uccisione di due uomini da parte della criminalità organizzata è offensivo nei confronti delle vittime e delle loro famiglie.”