L’anno duemiladieci si è chiuso nel migliore dei modi per la curia di San Sebastiano e per i tanti fedeli di fede Cattolica che venerano con devozione la figura del Santo Patrono della cittadina. All’arcidiocesi di Napoli è stata donata un area di circa 5400 mq facente parte dell’attuale Parco Urbano cittadino. Trattasi della parte alta del parco, che in toto è esteso all’incirca 18.000 mq, da tempo dismessa e mai resa realmente agibile in questi anni.
In vero la quasi totalità del Parco Urbano sito in via Panoramica Fellapane versa in condizioni di degrado data la mancanza di fondi e di proposte concrete sulla gestione della stessa. «Con questa soluzione – tiene a precisare Pasquale D’Avino, Consigliere di maggioranza – non verrà ne dismessa l’area verde, nello spazio tutt’oggi fruibile, ne verranno limitate le attività che precedentemente venivano svolte all’interno di essa (c.f.r. attività culturali, di spettacolo e cinematografiche). L’accesso al complesso parrocchiale sarà distinto da quello per la villa comunale e quest’ultima verrà migliorata in funzione della nuova metratura a disposizione».
Le concessioni della delibera riguardano la realizzazione di un complesso edilizio parrocchiale composto da Chiesa, Casa canonica, Opere di ministero pastorale e strutture all’aperto per attività di formazione e ricreazione dei giovani. Le motivazioni che hanno spinto la curia ad avanzare tale richiesta risiedono nel fatto che l’unica chiesa, presente nel centro storico di S. Sebastiano ed ultimamente elevata a Santuario diocesano, non garantisce sufficiente capienza per accogliere la popolazione dei fedeli e soprattutto non è in grado di fornire e promuovere attività di accoglienza rivolte ai più bisognosi.
Nella celebrazione eucaristica del venticinque Dicembre, tenutasi all’interno del Palazzetto dello Sport annesso al complesso scolastico di Via Falconi, il parroco, Don Enzo, aveva già annunciato con gioia la volontà della Diocesi di innalzare un nuovo complesso parrocchiale al fine di evitare l’occupazione di quella struttura comunale, che per quanto ampia non garantiva la piena professione della fede. «Ovviamente – tiene a precisare D’Avino – la nostra è una cittadina aperta alle diversità e che accoglie tutte le manifestazione politiche, religiose e culturali. Posso affermare con estrema sincerità che l’esito del Consiglio Comunale sarebbe risultato il medesimo se la proposta fosse partita da un ente o organo preposto diverso».
Il diritto di concessione del suolo è stato concesso a titolo gratuito alla Diocesi di Napoli in quanto le aree sono destinate all’insediamento di strutture religiose dichiarate dalla legge: “attrezzature di interesse comune”. La costruzione del complesso sarà sostenuta economicamente nella sua interezza dal Vaticano e in tal senso è da sottolineare l’intercessione del Cardinale Sepe presso la Santa Sede, in quanto egli stesso ha potuto constatare la necessità della curia di avere una chiesa più grande che risponda alle necessità dei fedeli.
Armando Madeo