“Ad avere responsabilità per i gravi disservizi dell’Istituto Alberghiero di Vico Equense è soltanto la Provincia di Napoli.” Così afferma Armando Izzo, preside dell’istituto, il quale combatte da qualche settimana, quotidianamente, contro l’inefficienza dei dirigenti provinciali e gli infiniti ostacoli che pone la burocrazia.
I lavori di restauro ed adeguamento della sede di Santa Maria del Toro dovevano essere finiti entro il 31 dicembre 2010, ma, per questioni tecniche legate alle difficoltà che comporta la ristrutturazione di un edificio antico, sono ancora in corso e prima del prossimo settembre non se ne parla di aprire nuovamente. Nell’attesa, gli alunni dell’alberghiero, si erano potuti sistemare presso la S.S. Trinità e nei locali al Vescovado e, per poter frequentare i laboratori di cucina e servizio sala, si trasferivano presso l’Hotel Oriente, dove l’ente provinciale ha preso in affitto alcuni locali. La situazione è precipitata però a causa di una serie di eventi che stanno mettendo in ginocchio l’organizzazione dell’Alberghiero creando notevoli disagi per gli alunni. Infatti, il contratto di affitto è con l’Hotel Oriente è scaduto a fine novembre e al momento non è stato ancora rinnovato. “La beffa – dice il Preside Izzo- “sta nel fatto che, per non interrompere il servizio, gli alunni hanno frequentato i laboratori all’Hotel Oriente fino all’inizio delle vacanze natalizie. Cioè in un periodo scoperto dal contratto con la provincia. E adesso un funzionario provinciale mi dice che il periodo scoperto lo devo pagare io! A questi livelli siamo! E pensare che avevamo più volte avvertito la Provincia che il contratto stava per scadere! Oggi, incredibilmente, pare che nessuno ne sapesse niente. Ci vuole una bella faccia tosta… In queste condizioni, sono stato costretto a chiudere i laboratori in attesa che tutta la questione venga chiarita e risolta.”
A rendere la situazione ancora più tragica è arrivato l’atto vandalico compiuto ai danni della S.S. Trinità, altra sede vicana dell’Alberghiero. All’indomani del disastro avvenuto ad opera di persone ignote che incendiarono registri e suppellettili danneggiando la struttura, l’ente provinciale mandò una ditta per rimettere in funzione l’impianto elettrico e porre rimedio ad altri danni. “ La ditta ASUB, – dice Izzo – in appalto alla provincia, ha lavorato nella pausa natalizia con una lentezza esasperante. Poi gli operai non si sono presentati proprio più al lavoro e mi è stato comunicato che si erano messi in agitazione. A questo punto, prevedendo tempi lunghi per la conclusione dei lavori, ho prospettato ai funzionari della Provincia la possibilità di chiamare io stesso una ditta disposta a finire tutto in breve tempo, ma mi hanno risposto che non mi era consentito. E, nonostante le mie ripetute telefonate di sollecito all’ente, ancora non è chiaro quanto tempo occorrerà per ripristinare la situazione, che al momento è gravissima perché nemmeno la S.S. Trinità non può riprendere a funzionare. Siamo costretti a fare i doppi turni nell’unica sede rimastaci al Vescovado, insufficiente per accogliere tutti gli alunni”
A proposito dell’atto vandalico il preside è sicuro che sia opera di alunni dell’alberghiero. “Mi spiace ammettere una cosa del genere, ma purtroppo, su una popolazione scolastica di 1500 alunni, nella stragrande maggioranza bravissimi ragazzi, può esserci anche qualcuno con la testa calda e propenso a delinquere. Dalle indagini fatte dal Maresciallo Lezzi e da quello che risulta anche a noi, non sono emerse altre possibilità. Né posso denunciare negligenze nella sorveglianza dell’Istituto. Dalle immagini delle telecamere installate nell’edificio si vede chi è stato l’ultimo ad uscire dalla S.S. Trinità poche ore prima dei fatti e lo si vede fare le azioni necessarie alla chiusura. Per quanto riguarda la sicurezza interna, i cancelli erano chiusi a dovere. Tant’è che chi ha commesso questo crimine ha dovuto usare un flex per tagliare le sbarre. L’impianto di video sorveglianza – conclude Izzo –dopo l’episodio della creolina, l’anno scorso, l’abbiamo fatto a spese dell’istituto commissionandolo alla stessa ditta che ha operato presso la caserma dei Carabinieri di Vico Equense. Non si può, perciò, assolutamente affermare che l’Istituto era mal custodito”
Per il momento dunque non c’è ancora una soluzione ai disagi di alunni e lavoratori dell’Alberghiero. Il preside stesso divide una stanza con collaboratori e personale della segreteria. Nel massimo disagio restano però soprattutto sette classi che, oltre ai doppi turni, saltano a rotazione un giorno di lezione alla settimana. “Andrò personalmente in Provincia a farmi sentire – ribadisce il preside – e non accetterò ulteriori inadempienze. La situazione deve tornare assolutamente alla normalità o comincerà una dura protesta. Siamo in periodo di scrutinio quadrimestrale e non posso consentire che i nostri alunni siano ancora penalizzati nel loro diritto allo studio.”
Maria D’Ordia