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San Giorgio a Cremano: a febbraio nuove telecamere intelligenti

Mentre polizia e carabinieri lavorano senza sosta per identificare i killer di Vincenzo Liguori e Luigi Formicola, scoppia il caso del mancato funzionamento del sistema di videosorveglianza territoriale, che ha visto venire meno un fondamentale strumento di indagine. Così era accaduto il 27 novembre del 2007 per l’omicidio di Umberto Improta, 25anni; così due settimane fa in piazza Massimo Troisi per la gambizzazione di Luca Radente, 19 anni, e così, la scorsa settimana in via San Giorgio vecchio per il brutale duplice omicidio. Anche su di loro “vigilava” una videocamera “cieca” dell’impianto voluto dalla Provincia nel 2004. Occhi digitali che, puntualmente ad ogni omicidio eclatante, tornano sotto i riflettori con promesse e proclami di maggiore attenzione sul problema. Non ultima la richiesta inoltrata dal sindaco Domenico Giorgiano al prefetto di Napoli, Andrea De Martino, di un tavolo straordinario sulla sicurezza. Richiesta subito accolta dal Prefetto che ha fissato per il prossimo 28 gennaio la data ultima per attuarlo. Intanto è scaricabarile tra Comune e Provincia. Dalla casa comunale arriva la conferma ufficiale che «il sistema non ha mai funzionato e che la Provincia ne era stata più volte avvisata». Immediata la replica di piazza Matteotti: «La Provincia di Napoli – spiega Lucia Rea, dirigente della Sicurezza della Provincia – come previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2004 con la Prefettura e i comuni di Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio e Volla, aveva competenze esclusivamente per le fasi di redazione del progetto del sistema di videosorveglianza e della procedura di gara per la fornitura e l’installazione delle telecamere. Non abbiamo mai ricevuto richieste di notizie da parte dell’assessore competente sull’impianto che solo oggi apprendiamo non essere funzionante. Dal 2010 la manutenzione è stata trasferita ai comuni stessi». «Non è vero – replicano dal Comune – il comandante della polizia municipale, Gabriele Ruppi è pronto a portare alla Rea le centinaia di fogli contenenti comunicazioni ufficiali». Tuttavia, «abbiamo deciso di dotarci di un sistema parallelo di telecamere di proprietà del Comune – annuncia l’assessore alla Sicurezza Ciro Russo – che ci è costato 85mila euro per quindici telecamere intelligenti che saranno montate a nostre spese entro fine febbraio, per poi essere raddoppiate appena il consiglio comunale approverà il bilancio 2011».

Cladip

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