Cresce ancora la “Rete per la legalità”, organo che racchiude numerose associazioni impegnate nella lotta contro il racket e l’usura. Luigi Cuomo, rappresentante della rete, ha annunciato l’adesione di una nuova associazione antiusura all’interno del gruppo operativo. Nella conferenza che si è svolta ieri mattina a Portici, alla presenza di alcuni avvocati e Sergio Vigilante, presidente dell’associazione antiracket e antiusura di Portici, Luigi Cuomo ha spiegato: “Ci siamo riuniti perché abbiamo perplessità sullo strano episodio capitato a Sergio Vigilante. Infatti Sergio, è stato convocato dalle forze dell’ordine che gli hanno chiesto dei suoi spostamenti, senza dargli molte spiegazioni. Abbiamo registrato un caso di scarsa trasparenza. L’obiettivo – continua Cuomo – della collaborazione tra le associazioni è quello di sfruttare tutte le potenzialità dei singoli unendo le energie per la lotta al crimine organizzato. Una rete più forte ed efficace riuscirà a dare la giusta motivazione alle vittime a denunciare i suoi aguzzini”. Cuomo continua spiegando le attività della “Rete per la legalità” che svolge su tutto il territorio campano: “La rete attualmente ha nessun rappresentante sotto scorta. Un dato importante quest’ultimo. Infatti la scorta è una sorta di fallimento. L’obiettivo è quello di rendere normale l’abitudine di denunciare la camorra, e non far si che sia un fatto eccezionale. Inoltre – commenta il rappresentante della rete – la scorta potrebbe scoraggiare molte persone che decidono di denunciare il pizzo. Tra qualche settimana accompagneremo in tribunale una vittima che ha denunciato sei persone appartenenti al clan Beneduce di Pozzuoli. Con noi si sono schierati i comuni di Pozzuoli e di Bacoli, che pur non avendo dei legali hanno deciso di affidare il compito ai nostri associati”. Cuomo conclude con una richiesta: “Chiederemo a tutte le associazioni di aderire alla rete, in modo da essere sempre più numerosi nella lotta alla camorra”.