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Berlusconi è innocente come il meccanico di San Giorgio?

Sono della stessa categoria di “innocenti” il meccanico ucciso a San Giorgio a Cremano da camorristi in azione contro un rivale e il capo del governo, Silvio Berlusconi, accusato di concussione e “schifezze” (prostituzione minorile) che tutto il mondo ormai conosce?

E’ una bestemmia il solo pensarlo!

Per il primo l’innocenza è provata dagli inquirenti con la ricostruzione ufficiale dei fatti che ha spiegato come l’unica “colpa” del meccanico era quella di fare da sempre il proprio lavoro in quel posto dove, per una tragica fatalità, sono improvvisamente piovute le mortali pallottole sparate all’impazzata. Per il secondo la presunta “innocenza”, che sembra palesemente stridere con quanto sinora spiegato dall’indagine, è autoproclamata in un video messaggio in cui il premier definisce le accuse rivoltegli, “Solo fango e teoremi. I pm hanno agito in spregio di ogni norma, ma la macchinazione dei giudici non ci fermerà” e giù con altre (già sentite) espressioni quali persecuzione, accanimento, macchinazione giudiziaria, arma politica, gogna mediatica, che hanno indotto il vice presidente del Csm, Michele Vietti ad intervenire per «consigliare a tutti grande prudenza nel gridare allo scandalo o alla persecuzione, a cominciare dal presidente del Consiglio».

Prima di Natale ricordavamo il discorso pronunciato dal Papa il 22 dicembre scorso in cui (diremmo oggi, “profeticamente”) si dichiarava preoccupato di vedere nella crisi morale ed istituzionale del nostro tempo una condizione simile al periodo che precedette la caduta dell’impero romano. Rileggere quelle frasi aiuta a dare una più chiara e meno strillata lettura di quanto sta accadendo in queste ore. “Il disfacimento degli ordinamenti portanti del diritto (come non pensare all’attualità del caso Fiat, alla precarietà del lavoro e alla gestione della salute pubblica ndr) e degli atteggiamenti morali di fondo che ad essi davano forza (corruzioni varie ed harem sbandierati ndr) che ad essi davano forza, causavano la rottura degli argini che fino a quel momento avevano protetto la convivenza pacifica tra gli uomini”.

Per il meccanico (unico vero innocente) di San Giorgio, i familiari e i cittadini chiedono giustizia. Per Silvio Berlusconi qualcuno pensa che è regolare calpestare la giustizia, offendere i giudici, umiliare la democrazia e le sue regole, con dichiarazioni che consolidano pericolosi modelli delegittimanti. A farlo, ci sembra, è stato lo stesso capo del Governo che decide di propria iniziativa se andare o meno a rispondere di fatti contestati davanti a un giudice, adducendo motivazioni del tipo “ho prove a favore e vorrei fare subito il processo, ma con giudici super partes e non con P.M. che vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica”.

Le nostre scuse al meccanico Vincenzo Liguori, vittima innocente della sanguinaria camorra per aver “usato” in questo contesto la propria nobile innocenza. Egli come ha detto il parroco nel discorso funebre “Non era nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma nel posto giusto dove stanno le persone per bene, al lavoro”.

Antonio Irlando

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