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Gragnano, emergenza rifiuti. ProNatura: “L’unica soluzione è coinvolgere le associazioni”

«Per affrontare seriamente l’emergenza rifiuti di questi giorni, chiediamo al primo cittadino e chi ha responsabilità sul territorio, provvedimenti urgenti, visto che la situazione potrebbe aggravarsi da un momento all’altro anche per noi gragnanesi». Questo è l’input della lettera inviata dal professor Catello Filosa, responsabile territoriale dell’associazione ProNatura, al sindaco di Gragnano Annarita Patriarca, e all’assessore Guadagno e alla dottoressa Coda. «Serve un tavolo di concertazione – è la proposta di Filosa – con tutti gli attori del territorio: scuola, chiesa, associazioni, sindacati imprese, supermercati, scout, e cittadini devono essere coinvolti attivamente, altrimenti Gragnano non uscirà mai dall’emergenza rifiuti». Negli ultimi giorni, le strade gragnanesi sono rimaste letteralmente invase dai rifiuti. In particolare via Vittorio Veneto, dove grossi cumuli di sacchetti di “secco” sono rimasti per quasi due settimane sui marciapiedi e nei pressi dei cassonetti senza che avvenisse la raccolta. Solo la differenziata è andata avanti. Ma il professor Filosa individua le soluzioni per uscire dall’emergenza: «C’è bisogno di una nuova campagna di informazione; di incentivare il porta a porta; di eliminare una volta e per  sempre  le campane di vetro e di alluminio dalle strade; serve una raccolta dei RAEE (rifiuti apparecchiature  elettriche ed elettroniche); introdurre il codice a barre sulle buste». Alle proposte, il prof Filosa aggiunge anche delle domande: «Le piattaforme ecologiche e le mini isole ecologiche a punto stanno? E la raccolta degli oli di frittura proposta tempo fa a costo zero per il Comune e per i cittadini? C’è bisogno di far pagare tutti per pagare meno, passando dalla tassa a tariffa, ma senza aumentare». Ma secondo ProNatura, la soluzione è una: «Urge in questo momento una compattezza e una collaborazione tra ente e cittadini, che a tutt’oggi non esiste». Infine, la chiosa di Catello Filosa: «In questo momento di  lucida serenità chiediamo alla politica di non sversare la democrazia in discarica, intesa come corretta informazione e diffusa partecipazione. Noi vogliamo bene a questa terra e non accettiamo che continui ad essere maltrattata e oltraggiata».

Dario Sautto

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