Ieri pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, hanno arrestato Vincenzo Sibillo, 44enne napoletano con pregiudizi penali per violazione alla normativa sugli stupefacenti, il figlio Pasquale 19enne sottoposto agli arresti domiciliari ed un altro figlio, un 15enne, per concorso in detenzione di armi comuni da sparo e relativo munizionamento, nonché per ricettazione delle stesse. L’arresto è stato il frutto di un’apposita attività di prevenzione, avviata dagli uomini della Mobile, all’indomani della nuova fase di recrudescenza degli episodi delittuosi apertasi di recente nel centro storico di Napoli. Una serrata attività investigativa è stata quindi messa in atto al fine di disarticolare le fazioni criminali che negli ultimi tempi si stanno contendendo, con violenti scontri a fuoco, il controllo delle numerose attività illecite perseguite nella zona. L’attività ha quindi portato gli investigatori della Mobile ad individuare un appartamento di Vico Santi Filippo e Giacomo, occupato dai Sibillo, dove c’erano armi e munizioni occultate ed utilizzate nelle varie scorribande verificatesi negli ultimi giorni nel Quartiere Forcella o comunque pronte per un rapido impiego in caso di necessità. Dalle indagini era altresì emerso che i Sibillo, oltre al ruolo di custodi dell’arsenale, all’occasione svolgevano anche ruoli operativi per conto di un’organizzazione criminale del quartiere. Inoltre il padre ed il figlio minore, avevano lasciato la residenza familiare per raggiungere Pasquale a Vico Santi Filippo e Giacomo dove era sottoposto agli arresti domiciliari. Lo scopo era quello di scongiurare eventuali rappresaglie della fazione avversa che ben conosceva il loro domicilio ed avrebbe potuto tendergli qualche imboscata. I poliziotti si sono pertanto recati all’appartamento. Hanno dovuto insistere per entrare in quanto, Pasquale Sibillo, cercava di temporeggiare sull’uscio della porta non consentendo l’ingresso quasi a volerlo ritardare il più possibile. Una volta entrati nell’alloggio, i poliziotti hanno trovato il minore chiuso in bagno mentre si lavava le mani. Il ragazzo aveva infatti gettato dalla finestra che sporge su Via S. Biagio dei Librai due pistole e stava verosimilmente cercando di liberarsi di eventuali tracce di polvere da sparo. Sotto la finestra c’erano però due poliziotti che hanno subito raccolto le armi. Si trattava di due Beretta calibro 9 corto, entrambe con matricola abrasa e colpo in canna. Le armi erano quindi pronte all’uso e contenevano una 3 ed un’altra 7 proiettili. Le pistole sono state sequestrate e nei prossimi giorni saranno sottoposte ad accertamenti tecnico balistici per capire se sono state utilizzate nelle sparatorie dei giorni scorsi. I tre Sibillo sono stati subito arrestati. Vincenzo e Pasquale Sibillo sono stati pertanto condotti a Poggioreale mentre il minore al Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.
Emilia Carillo