Treni nuovi ma vecchi problemi: la solita giornata di calvario per chi viaggia in Circumvesuviana

Scendere da un treno rotto, risalire su un altro treno e scendere di nuovo dopo appena una fermata: il racconto di una giornata d’inferno che, però, per chi viaggia con la Circumvesuviana, è tutt’altro che rara. Questa mattina, infatti, si è verificato l’ennesimo disagio: a segnalarlo sono stati decine di pendolari, che hanno avvisato l’associazione Codici Campania, il Centro per i Diritti del Cittadino che ha la sua sede a San Giuseppe Vesuviano.

Il treno delle 7.20 in partenza da Sarno e diretto a Napoli si è fermato a Cercola perché, a detta dei conducenti, era sopraggiunto un guasto. I viaggiatori sono stati costretti raggiungere un altro binario per salire su un nuovo convoglio, che subito si è riempito fino all’inverosimile. Si trattava, infatti, delle vetture nuove, che hanno una capienza ridotta rispetto a quelle vecchie.

Stipati come sardine, i viaggiatori sono riusciti a percorrere appena pochi chilometri: dopo una sola fermata, quella di Vesuvio – De Meis, successiva a quella di Cercola, sono stati nuovamente invitati a scendere.

Il personale ha indicato loro la possibilità di prendere un’altra linea, quella che arriva a Napoli attraverso San Giorgio a Cremano, ma nel frattempo molti si sono arrangiati in tanti altri modi: pullman, taxi, mezzi di fortuna.

“Una volta svuotatosi, il treno è ripartito regolarmente: era semplicemente troppo pieno e quindi non in grado di trasportare tutti i passeggeri”, spiega il segretario regionale di Codici Campania Giuseppe Ambrosio, che aggiunge: “Nessuno si è sognato di avvisare i pendolari, di dare loro le dovute spiegazioni. Ancora una volta sono stati trattati come animali, senza il giusto rispetto per chi ogni giorno paga il biglietto e quindi ha diritto ad un servizio degno di questo nome”.

L’associazione annuncia ora un esposto alla Procura della Repubblica: “Segnaleremo il caso all’autorità giudiziaria, assieme a tanti altri episodi che ogni giorno creano problemi ai passeggeri della Circumvesuviana. Nella migliore delle ipotesi, chi era diretto a Napoli ci è arrivato con un’ora di ritardo. Ci chiediamo: chi rimborserà i cittadini dei disagi affrontati? Prima di sballottare la gente da un treno all’altro, i responsabili della Circumvesuviana dovrebbero pensare bene a quello che fanno. Invece siamo dinanzi all’ennesimo caso di gestione scellerata del servizio”, conclude Ambrosio

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