Angri: la Stazione Sperimentale rischia la chiusura, lettera della ProLoco

Lettera aperta del presidente della Pro-Loco Angri, un’associazione che coniuga la tutela e la salvaguardia del territorio con la vocazione allo sviluppo della crescita sociale ed al miglioramento del benessere, prof. Giuseppe Abate, ai membri del Consiglio Comunale di Angri.

Oggetto della missiva, in prevalenza, è la situazione della Stazione Sperimentale per l’industria delle Conserve Alimentari, che rischia la chiusura, in virtù del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito in legge il 30 luglio 2010. Tale provvedimento affida alla Camera di Commercio di Parma la gestione dei suoi compiti istituzionali. In sede di conversione, però, è stato sospeso l’articolo riguardante la soppressione della Stazione, affidandolo alla redazione di un successivo decreto interministeriale, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello dell’Economia e delle Finanze.

A giudizio dell’associazione, non essendo la Stazione un ente economicamente deficitario e tenendo conto della non costituzionalità dell’affidamento alla Camera di Commercio di Parma, in contrasto con l’art. 2 della legge 580/1993, che impone limiti territoriali all’espletamento delle funzioni delle Camere di Commercio, non si riesce a comprendere come sia stata possibile l’inclusione nel decreto legge della suddetta stazione.

“Essa – continua il presidente della Pro-Loco – rappresenta un patrimonio al quale non si può assolutamente rinunciare”. In tal modo, verrebbe meno un supporto di cardinale importanza per il settore agricolo e la filiera agroalimentare e, quindi, per l’economia di tutto il comprensorio. Da quanto si evince dalla lettera, in considerazione del fatto che tra breve si arriverà al Federalismo Regionale, sarebbe ingiusto depotenziare le strutture del Sud, costringendole a partire da una struttura sicuramente meno solida di quelle del Nord.

Le aziende agricole e le piccole e medie imprese che operano nell’Agro dovrebbero, anzi, avvalersi di ricerca scientifica, innovazione tecnologica e quant’altro servirebbe al miglioramento delle loro funzionalità e dei loro prodotti.

La lettera si conclude con un auspicio del presidente della Pro-Loco Angri. Scrive, infatti, che “sarebbe deprecabile se, per insipienza o ignavia della nostra classe dirigente, dovessimo trovarci, domani, di fronte ad un nuovo caso di M.C.M., con qualche ‘cricca’ già pronta a mettere le mani su un patrimonio di inestimabile valore del nostro territorio”.

Antonio Tortora

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