Il regista Paolo Genovese dopo il successo del film natalizio “La banda dei Babbi Natale” si cimenta in una commedia corale dal titolo “Immaturi”, in arrivo nelle sale venerdì 21 gennaio. Protagonista assoluta della pellicola è la nostalgia dei bei tempo andati. Una generazione di quarantenni, ex compagni di classe di un liceo classico, si ritrova dopo vent’anni a dover rifare l’esame di maturità, annullato per irregolarità riscontrate nello svolgimento della prova. L’occasione permette a ciascuno di essi di confrontarsi con il trascorrere del tempo, ed i relativi cambiamenti, ponendosi faccia a faccia con ciò che sono attualmente diventati. La mancata maturità liceale è in realtà specchio del loro essere: sono tutti inconsapevolmente affetti dalla sindrome di Peter Pan. L’incontro consentirà loro di prendere coscienza di questa paura di crescere, di affrontare le proprie mancanze ed entrare nel mondo degli adulti.
La commedia vede impegnati volti noti del panorama cinematografico e televisivo italiano: Raoul Bova, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Barbara Bobulova, Anita Caprioli e Ricky Memphis. Quest’ultimo primeggia su tutti, regalando al pubblico momenti di esilarante comicità, grazie ad un’ interpretazione fondata su una romanità schietta mista a rassegnazione.
La comicità pregna lievemente tutta la pellicola, alleggerendo il sentimentalismo di fondo, senza essere eccessiva. Le stesse vicende dei personaggi non sono analizzate in maniera profonda, vengono frammentate, per evitare di annoiare, risultando però poco incisive. Il film si lascia guardare con leggerezza e distacco, si è lontani da un coinvolgimento emotivo del pubblico. E’ un prodotto che, non mirando alla commozione né alla grassa risata, si pone in una posizione intermedia, tipica del cinema italiano degli ultimi tempi, incapace di osare per darsi un rinnovato slancio. L’omonima colonna sonora, scritta e cantata da Alex Britti, veste in maniera perfetta la commedia.
Vincenza Costantino