Però, dopo una prima riunione svoltasi il 27 ottobre con l´assessore alle politiche sociali del Comune di Casoria Pietro Iodice, l´assessore alla viabilità Marco Capparone ed il dirigente al commercio Ciro De Rosa, nella quale si discusse di viabilità, parcheggio, rilascio contrassegno per la sosta dei Diversamente Abili (cosiddetto contrassegno H) questione che tanto scalpore ha suscitato e sta suscitando nell´intera Italia (vedi Cassazione del 10 luglio 2009) e particolarmente del problema degli stalli, molti dei quali non rispondono ai requisiti normativi richiesti dal Codice della Strada vigente e risultano altresì fonte di serio pericolo per l’incolumità dei disabili stessi, chiusasi senza proposte concrete giacché l´Amministrazione Comunale cittadina non era in possesso di dati certi ed idee precise per una rinnovata e più adeguata regolamentazione, l´Amministrazione stessa chiese un rinvio ad un nuovo incontro entro e non oltre 15gg, per valutare meglio le proposte dell´A.N.I.D.A.
Nonostante ripetute sollecitazioni e la dichiarata “buona volontà” del sindaco, l´A.N.I.D.A. è ancora in attesa di questo incontro e di tavoli tecnici sulla promozione dei diritti e dell’iniziative di inclusione sociale a favore delle persone Diversamente Abili.
C’è bisogno di affrontare urgentemente almeno questi 10 temi : Rimozione Barriere Architettoniche – Monitoraggio sulle opere di ristrutturazione – Istituzione Fondi – Autorità garante per la disabilità – Permessi di circolazione e sosta – Banca dati centrale informatizzata – Stanze di ascolto – Centro Riabilitazione fisioterapica – Residenze assistenziali e Contributo di cura.
Registrata l´evidente insensibilità dell´Amministrazione su questi temi ed il persistere, anzi l´accrescersi del disagio quotidiano patito dai Diversamente Abili a Casoria, che ne rendono difficile quell´inserimento sociale, pure previsto dalla Costituzione e dalle leggi ordinarie dello Stato, l´A.N.I.D.A. si rivolge alle componenti politiche di maggioranza ed opposizione cittadina, perché si impegnino a tutelare le fasce più deboli della città, le cui legittime attese certo non possono protrarsi all´infinito.
I diversamente abili chiedono FATTI e non PAROLE, nonostante il Sindaco più volte ha dichiarato che bisogna fare di più per questi suoi fratelli, purtroppo per adesso nulla di concreto è sortito .
L’A.N.I.D.A. ribadisce che in mancanza di riscontri concreti, sarà costretta ad usare forme di lotta democraticamente più forti