Scafati: alta tensione in città

A Scafati l’anno nuovo si è aperto come si  è chiuso l’anno vecchio. Polemiche e sempre più polemiche su tutto e su niente. Sembra che più nessuno sia in grado di riprendere le sorti della nostra città. Tutto il palcoscenico politico cittadino si “consuma” intorno alla infinita discussione delle bollette sui tributi pregressi inviati dalla Geset (società privata incaricata dall’amministrazione Aliberti della riscossione dei tributi comunali), sulla  titolarità o meno della validità della notifica delle bollette mediante l’utilizzo dei messi comunali,  sulla legalità o meno di alcune delibere comunali di recente nascita inerenti la rimodulazione dei settori e delle aree dirigenziali comunali, sulle assunzioni a tempo determinato di tecnici, sempre gli stessi, etc.  Nessuno e dico nessuno né della maggioranza né dell’opposizione sembra in grado di  disegnare e programmare con serietà e pragmatismo un futuro di sviluppo per la nostra tanto amata cittadina. Il comparto edile è fermo, e con esso tutti i provvedimenti urbanistici di competenza comunale per il rilancio dello stesso, (approvazione RUEC, PUC, PUA, etc), i commercianti soffrono, fermo ancora il nuovo piano commerciale,  la viabilità cittadina è ferma a trenta anni fa, il comparto industriale emigra pian piano in altre aree, in altri territori, l’agricoltura se la sono dimenticata, la tecnologia ed il rinnovamento in funzione del risparmio energetico alternativo, forse non sanno cosa sia, il capo dell’ufficio tecnico comunale, l’ho prendiamo a metà servizio (part-time), tanto a che serve, etc, etc, etc.  La maggioranza aveva promesso  un nuovo piano regolatore entro un anno dall’insediamento, siamo oggi al terzo anno di mandato e il varo definitivo è ancora lontano, avevano promesso in due anni il varo definitivo del PIP di via S.Antonio Abate e stiamo ancora più lontani dal vedere la luce che del succitato PUC, avevano promesso tanto lavoro e tanta occupazione con il varo congiunto dei progetti di rilancio dell’area EX-COPMES (investimento pubblico-privato da ben trenta milioni di Euro), e del PIU EUROPA (investi-mento con fondi della comunità europea inerente la riqualificazione delle aree urbane più degradate), ma ad oggi, il primo obiettivo è in bilico poiché in attesa del tanto chiacchierato prestito da ben 15 Milioni di Euro da parte della BNL, mentre il secondo sembra che verrà ridimensionato in virtù del blocco dei trasferimenti comu-nitari e delle difficoltà di bilancio della Regione Campania. Questione finanze e tributi, la maggioranza aveva promesso meno tasse e meno tributi per tutti, avevano detto (Consiglio Comunale del 10.10.2008) che con l’avvento del servizio di esternalizzazione dei tributi a-vremmo ottenuto un risparmio annuale di ben 500.000 euro per le casse comunali, (in merito attendiamo il prossimo bilancio comunale per la verifica),  ed un “servizio” migliore per il cittadino.  Invero, ad oggi ci troviamo immersi in una totale “stato confusionale”, tutto a carico degli onesti cittadini di Scafati che si sono ritrovati a dover pagare tasse già pagate, o già in prescrizione perché richieste oltre i cinque anni previsti per legge, con colpe che non si sa neanche a chi attribuire, (Comune, Dirigente Ufficio Tributi, Ragioniere Capo, Assessore al Bilancio, Geset, etc), mah, non importa, quello che ci interessa è capire se risulterà  veritiero o meno, che il servizio fornitoci dalla Geset Srl, migliori le entrate comunali e porti realmente al risparmio di ben 500.000 Euro, e non anche un aggravio dei costi e degli stessi servizi per circa un milione di Euro annui.  La maggioranza di centrodestra appare dunque  in difficoltà sui casi Geset ed As-sunzioni dei tecnici a tempo determinato, ci si aggrappa  ai pareri favorevoli ricevuti dai consulenti legali ed amministrativi a cui il governo Aliberti si è affidato.
Si  manifesta quindi  in città  una  crescente voglia  di chiarimenti sulla politica “fiscale ed amministrativa” a cui il governo cittadino sembra non essere in grado di dare o di non voler dare. Ed è proprio su questi temi che i consiglieri di opposizione Francesco Bottoni e Giuseppe Vitiello sanciscono la pace raggiunta  tra loro, (ricordiamoci che erano entrambi candidati a Sindaco di Scafati nelle elezioni comunali del 2008 poi vinte da Aliberti) e congiuntamente attaccano la maggioranza sui temi della “legalità e trasparenza”,  a partire dagli atti assunti dalla giunta Aliberti ed inerenti le assunzioni alla Geset,  sul presunto mancato numero legale della giunta in merito alle decisioni  prese per l’assunzione dei tecnici comunali a tempo determinato e sulla delibera di rimodulazione dei settori dirigenziali del Comune, ed ancora sulla richiesta di dimissioni del vicesindaco Grandito (considerato il registra dell’operazione Geset), e sulla guerra scatenata per la scelta dei componenti dei membri del consorzio farmaceutico intecomunale.
A Scafati oltre alle polemiche, occorre guardare ad un progetto di rinnovamento della classe politica generalizzato, occorre cioè un progetto di guida nuovo della città, che abbia il viso ed il corpo di chi vuole fare politica per gli altri, gente nuova, moderata e professionalmente preparata, che possa costruire un’alternativa credibile per la città e  che guardi al benessere di tutti.
Paolo Celiberti
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