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Scafati Basket e la legge del PalaMangano: ko anche la capolista Udine

La legge del PalaMangano non fa sconti a nessuno. Che sia l’ultima o la prima in classifica, una cosa è certa: al PalaMangano non si passa. Ne sa qualcosa la capolista della Legadue, quella Snaidero Udine che, domenica scorsa, dinanzi alle telecamere in diretta di Sportitalia 2, ci ha rimesso le penne. Il finale di 79-74 ha confermato che la struttura di Viale della Gloria resta ancora una roccaforte inespugnabile.

La vittoria della Sunrise Scafati vale però molto di più dei due punti in palio conquistati e messi in cascina, per confermare la sesta piazza della competizione. E’ un successo che va oltre ogni più rosea aspettativa, innanzitutto perché arrivata contro la prima della classe, dotata di un organico in grado di lottare per la massima serie, senza mezzi termini. Si tratta poi dell’ottava vittoria casalinga stagionale, che consente di vedere inviolato il parquet salernitano in questa stagione e che, sommandosi ai successi conquistati nella passata stagione nel corso della stagione regolare, diventano in tutto addirittura quindici: un risultato straordinario per una piccola società di provincia.

Dopo due sconfitte esterne consecutive (Verona e San Severo), era quello che ci voleva per ritrovare la serenità nello spogliatoio e restituire fiducia a tutto l’ambiente. Il successo è poi arrivato nonostante l’assenza per infortunio del capitano Chiacig, uomo immagine ed autentico trascinatore della formazione gialloblù, alla sua seconda assenza consecutiva ed il cui ritorno in campo risulta ancora difficile da pronosticare. Non a caso, il diesse Gino Guastaferro è già operativo sul fronte mercato, per cercare un pivot di nazionalità italiana, che possa fare al caso di Scafati, con lo scopo di tamponare l’assenza di Chiacig, i cui tempi di recupero restano ancora tutti da definire.

La squadra ha saputo fare di necessità virtù e si è resa protagonista di una sfida dai toni agonistici ed emotivi davvero elevati, che l’ha vista trionfare solo nel finale, dopo una lunga rincorsa durata quasi due quarti, che testimonia non solo la grande generosità degli atleti gialloblù, ma anche la fame di vittoria e la mentalità vincente che il tecnico ha saputo inculcare nella testa dei suoi giocatori, apparsi mai domi e sempre combattivi.

«Non abbiamo rubato nulla – ha ribadito coach Giulio Griccioli, riferendosi al successo contro Udine – ma ci siamo resi protagonisti di una buona gara, contro un avversario davvero ostico, riuscendo anche a ribaltare il passivo dell’andata. Statistiche alla mano, balza subito agli occhi la nostra superiorità a rimbalzo, nonostante l’assenza di Chiacig. Siamo arrivati all’incontro, dopo una settimana di lavoro intenso in palestra e di allenamenti davvero eccellenti. Un plauso lo hanno meritato le cosiddette seconde linee, che hanno dato un contributo fondamentale, e nel complesso devo complimentarmi con tutta la squadra, che ha disputato un’ottima gara, nonostante qualche problema fisico per qualcuno. Udine si è mostrata una buonissima formazione, ben assortita, che ha confermato di giocare la migliore pallacanestro della categoria e che ha pagato forse l’infortunio accorso durante la gara a Williams, ma la cosa non ha scalfito minimamente il valore di una squadra che ha poi cambiato gioco e che ci ha dato ugualmente filo da torcere. Tant’è che noi, che eravamo allenati per difendere stretti in area, abbiamo lasciato scoperto l’arco e loro sono stati bravi a punirci, anche se poi la partita l’abbiamo dominata noi».

Infine, il tecnico toscano ha voluto rivolgere un appello a tutta la città e ai tifosi, dopo aver disputato l’ennesimo incontro con gli spalti semivuoti. «Ringrazio innanzitutto i tifosi a bordo campo, che nell’ultimo quarto ci hanno dato la carica giusta per sferrare l’attacco decisivo. Sono però meravigliato del fatto che ci siano stati tanti posti vuoti sulle gradinate, sebbene in campo dimostriamo settimanalmente di essere una squadra che lotta, che merita rispetto, che esprime un buon volume di gioco e sta conquistando anche risultati importanti. Non riesco davvero a comprendere perché, anche contro la capolista, la gente non sia accorsa al PalaMangano. Questa squadra e questa società meritano un apporto diverso da parte del pubblico. Invito tutti quelli che si sono allontanati dal basket a Scafati a ritornare al PalaMangano, per la prossima partita in casa contro Venezia, l’altra prima della classe. Questa città può fare tanto di più e riempire il PalaMangano è il minimo per quello che stiamo facendo e che vogliamo continuare a fare».

Antonio Pollioso

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