Dopo l’ultimo consiglio comunale che, dopo gli interventi del consigliere Salvatore Russo (Pd) e del sindaco Bobbio è stato sospeso, a Castellammare si continua a parlare della questione consulenze. «I Revisori dei Conti – afferma il primo cittadino stabiese – hanno cercato di provocare un Consiglio Comunale “politico” che, se si fosse tenuto, avrebbe potuto solo puntare al risultato di coinvolgere irritualmente, impropriamente e con poca correttezza, i Consiglieri Comunali, segnatamente quelli di maggioranza in una responsabilità assolutamente non loro, né in punto di diritto né in punto di fatto, una responsabilità riguardante vicende gestionali in nessun modo riconducibili alla vigente normativa in materia di responsabilità». Mentre il Collegio dei Revisori dei Conti ha già inviato una denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale perpetrato dall’amministrazione stabiese, Bobbio sposta l’attenzione anche su di un problema “politico”: « Questa vicenda sta a dimostrare, nella sua lettura complessiva, di uno stile di comportamento inaccettabile le cui motivazioni e le cui conseguenze dovranno essere accertate nelle sedi competenti. Non è accettabile che fino ad ora il Collegio dei Revisori ben poco ha fatto per contrastare il deficit strutturale. Inoltre, in questo Organo elettivo è risultato eletto, nel dicembre 2008, con ruolo primario, il fratello di un Consigliere Comunale della maggioranza all’epoca in carica». «Purtroppo – risponde Nicola Cuomo, segretario del Pd stabiese – il sindaco dimentica che il presidente del Collegio dei Revisori, Orazio Di Martino, e tutta la sua famiglia alle ultime elezioni hanno appoggiato un partito, il Nuovo Psi, che era a sostegno proprio di Bobbio. Inoltre, lo stesso primo cittadino continua a commentare una questione, quella delle consulenze d’oro, senza mai entrare nei fatti. Se un Comune è in forte deficit finanziario, il sindaco non può mai richiedere consulenze, come stabilito dagli articoli 90 e 110 del Tuel (Testo Unico Enti Locali). Infine – conclude Cuomo – i Revisori dei Conti non devono mai avere una casacca politica». Antonio Sicignano (Cdl) commenta così il mancato svolgimento della seduta consiliare: «La città è in pericolo, se il Sindaco non rispetta l’opposizione. Al primo cittadino rivolgo l’appello affinché ritiri le tante consulenze che ha erogato; così facendo, giorno dopo giorno, assomiglia sempre di più a Bassolino».