Cercola, Tammaro rassegna le dimissioni

Incredibile, ma vero! Il Sindaco di Cercola Pasquale Tammaro ha protocollato nella mattinata di Mercoledì le sue dimissioni, affidando questa volontà al Segretario Generale. L’atto estremo del dott. Tammaro in vero non rappresenta la volontà di un uomo che si è arreso alle avversità che gravano sul suo incarico, piuttosto è un atto estremo, un modo di esprimere disdegno e malcontento nei confronti della sua stessa maggioranza, che sembra volerlo abbandonare.

Il gesto risulterebbe concreto ed eroico se lo stesso Tammaro lo avesse prodotto al fine di evitare una sfiducia durante il prossimo Consiglio Comunale su di un argomento molto discusso e congelato dalla sua stessa maggioranza consiliare: “La proposta di Variante alle norme tecniche di attuazione al Piano Regolatore!”. Ricordiamo che durante l’ultimo Consiglio Comunale alcuni Consiglieri di Maggioranza avevano chiesto più tempo per verificare la bontà della proposta di variante e avevano manifestato la volontà di volerla in qualche modo migliorare.

A tale dichiarazioni poi si è avuta la recente risposta dell’Architetto Mario Montella, Assessore ai LL.PP. all’Urbanistica e al Patrimonio, il quale ha messo a disposizione tutti gli atti e i documenti riguardanti questa “Variante NTA” in rete a disposizione di ogni singolo consigliere che a questo punto doveva far pervenire il suo parere in tempi brevi.

A quanto pare i Consiglieri di Maggioranza hanno chiesto più volte pareri all’Ingegnere del Comune ed infine hanno inviato a Tammaro una richiesta scritta per riunire il consesso e discutere di tali pareri. Che sia stata questa la scintilla che abbia definitivamente rotto i rapporti fra Tammaro e i Consiglieri non è del tutto chiaro, ma di certo il Primo Cittadino non ha gradito la formalità e l’avversità mostrata dalla sua stessa maggioranza in questa faccenda: «Dovremmo essere tutti compatti – dice Pasquale Tammaro – dato che siamo sotto tiro da parte della minoranza. Così i miei consiglieri dimostrano che i primi a non avere fiducia in me e a non credere in ciò che si sta facendo sono loro stessi. C’è da dire che una settimana fa io ho incontrato i consiglieri e ho proposto loro di affiancarsi agli Assessori nei loro compiti. Sono dimissioni che devono portare a compattare la maggioranza. Se il gesto da loro portato è un segno di sfiducia, ne prendo atto e andremo tutti a casa. Se invece trattasi di un incomprensione e di un ostacolo ritirerò le dimissioni entro 20 giorni e ci saranno dei cambiamenti organizzativi».

Tammaro dunque è pronto a smuovere le acque, ad azzerare tutto e a compattare la maggioranza; per questo motivo e per la voglia di lottare ancora una volta mostrata dal sindaco si ritiene che queste siano delle dimissioni rassegnate al fine di sondare il volere reale della maggioranza consiliare. Su questi argomenti ha rilasciato una breve dichiarazione l’ex segretario del PdL cercolese Vincenzo Esposito, che in qualità di Consigliere Comunale e redattore insieme ad altri del documento presentato alla segreteria del Sindaco ha risposto: «È un gesto inutile ed incomprensibile. Noi abbiamo soltanto chiesto di poter ridiscutere insieme della proposta di variante una volta avuti i pareri tecnici dell’ingegnere del Comune dato che nessuno dei consiglieri ha competenze in materia. Il nostro intento non era quello di provocare la fine del mandato del Sindaco Tammaro».

Intanto sulla questione della Corte dei Conti e sulle dichiarazioni lasciate ad alcuni giornali, compreso il Mattino, da parte del consigliere di minoranza Salvatore Grillo, il Sindaco Tammaro dice: «C’è una fuga di notizie all’interno dell’organo della Corte dei Conti. Non è ammissibile che il Grillo sia a conoscenza di informazioni riservate di cui neanche io sono in possesso. Salvatore Grillo conosce il danno in cifre che mi presenteranno da corrispondere e la data in cui dovrò discutere dinanzi alla corte dei conti. È inammissibile e per questo ho presentato un esposto alla Procura nella speranza che la mia voce non sia ignorata». Il Sindaco inoltre sembrerebbe aver individuato la “talpa” in una persona che svolge l’incarico a Gragnano.

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