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Operazione antidroga: Arrestati 14 soggetti e smantellata una piazza di Spaccio nella zona di Piazza Mercato

Questa mattina, gli agenti della 6ª Sezione criminalità diffusa della Squadra Mobile,  sostenuti dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania e dell’unità cinofili, ha portato a termine un’operazione a dir poco “superba”, che ha  permesso di destrutturare  una delle più fiorenti e audaci  “piazze di spaccio”  presenti nella zona di piazza Mercato. Tra i soggetti arrestati, figurano i suddetti nomi:Mazzarella Salvatore, nato a Napoli il 5.04.1953; Mazzarella Fortuna, nata a Napoli il 24.08.1979; Buonomo Antonietta, nata a Napoli il 23.12.1956; Arianiello Eugenio, nato a Napoli il  04.09.1967;Di Clemente Ciro, nato a Napoli il 10.02.1969; Di Clemente Enrico, nato a Napoli il 30.12.1967; Dommarco Ciro, nato a Napoli l’ 1.01.1957;Mellone Maria Cristina, nata a Napoli il 06.04.1969;Milone Giuseppina, nata a Napoli l’8.04.1975; Murolo Salvatore, nato a Napoli in data 02.06.976; Nappi Antonio, nato a Napoli il 23.03.1967;Palladino Paolo, nato a Napoli il 7.07.1972; Rinaldi  Antonio, nato a Napoli l’11.01.1935; Sartori Michelina, nata a Napoli l’11.07.1946. Le indagini,  portate avanti per diversi mesi, hanno  accreditato che i predetti gestivano una  lucrosa  “piazza di spaccio”  ubicata alla via Soprammuro, a ridosso di piazza Mercato.  Grazie ad una telecamera ad altissima definizione,  sono stati filmati centinaia di episodi di cessioni di cocaina, in relazione ai quali, con l’autorizzazione della locale Procura della Repubblica, gli indagati sono stati oggetto di arresti ritardati, opportunità fornita dalla normativa antidroga che consente appunto di differire l’arresto dei soggetti coinvolti in traffici di droga, allorquando ciò sia necessario al fine di acquisire ulteriori elementi di prova. La “piazza di spaccio” era gestita e collaudata dal “regista”  Salvatore Mazzarella, detto “o’cuntrarie” e dal figlio Vincenzo, alias “Harry Potter”.
Nel corso delle indagini, si è potuto verificare come ogni arrestato rivestisse  una  mansione ben determinata, così da assicurare il regolare funzionamento della “piazza” da mattina fino a tarda sera.
                                                                                Emilia Carillo

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