I lavori di restauro strutturale al Palazzo reale di Quisisana risultano completati da tempo, ma nel monumentale edificio di Castellammare di Stabia, ancora non vengono avviate le previste attività, tra cui la Scuola nazionale di restauro ed il Museo archeologico di Stabiae. Dallo scorso luglio, numerose associazioni cittadine, si sono riunite nel “Coordinamento per la cultura di Castellammare di Stabia”, per chiedere all’Amministrazione comunale, di conoscere lo stato di attuazione delle predette attività, ma purtroppo, tali richieste sono rimaste tristemente inascoltate.
Da ciò il suddetto coordinamento, ha deciso di indire una petizione popolare, per chiedere direttamente al Presidente Giorgio Napolitano, di fare un po’ di luce e di chiarificare quali siano i reali intenti delle autorità cittadine. Per chiarezza descrittiva, a seguire riportiamo la nota integrale che introduce i moduli di raccolta firme della petizione: “Signor Presidente, a Castellammare di Stabia è stato restaurato con fondi pubblici il Palazzo reale di Quisisana, di proprietà comunale, per ospitare una Scuola nazionale di restauro e per realizzare il Museo archeologico di Stabiae. Ebbene, signor Presidente, nonostante siano stati sottoscritti in materia nel corso degli ultimi 15 anni accordi, protocolli d’intesa, documenti, e siano stati adottati atti, delibere e decisioni a tutti i livelli istituzionali, le attività previste nel Palazzo di Quisisana non decollano. Numerose associazioni cittadine, riunite nel “Coordinamento per la cultura di Castellammare di Stabia”, chiedono alle autorità dal luglio 2010 di conoscere lo stato di attuazione del processo di apertura della Scuola di restauro e del Museo, ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta. NOI sottoscritti ci rivolgiamo pertanto a Lei perché ci aiuti a capire: quando aprirà la Scuola di alta formazione per il restauro (corso quinquennale) quale sezione distaccata dell’ISCR nel Palazzo reale di Quisisana; quando sarà ospitato a Quisisana il Corso di laurea quinquennale in restauro attivato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e destinato ad occupare parte dei locali del Palazzo reale; quando sarà trasferita a Quisisana l’intera collezione archeologica dell’Antiquarium statale stabiano, di competenza della Soprintendenza archeologica di Napoli-Pompei, nel nuovo allestimento del Museo archeologico di Stabiae; quando sarà completamente restaurato e aperto alla pubblica fruizione il Giardino storico e il parco botanico che circondano il Palazzo di Quisisana, di proprietà comunale; quando sarà aperta la prevista sede distaccata dell’Enoteca regionale della Campania, in alcuni locali del Palazzo di Quisisana, iniziativa promossa dalla Regione Campania; quando saranno organizzati i servizi di custodia e vigilanza del Palazzo e del Parco di Quisisana, da parte della Provincia di Napoli, così come da impegni assunti”.
A chiunque avesse a cuore tale problematica, si segnala che la raccolta firme è prevista per domenica 6 febbraio, nei pressi della Cassarmonica di Castellammare di Stabia (dalle ore 10.00 alle 13,30 e dalle 17,00 alle 20,00). La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Maurizio Cuomo