Tonino Scala: giusto il parere delle regioni per l’individuazione dei siti per la costruzione

Napoli 3 Febbraio 2011: “Avevamo visto bene: la scelta sulla individuazione  dei siti per la costruzione di centrali nucleari necessita del parere delle  regioni”. Ad affermarlo è Tonino Scala già consigliere regionale e dirigente  regione di Sinistra Ecologia e Libertà nel commentare il parere della consulta  sulla Illegittimità dell’art. 4 del decreto legislativo sul piano nucleare  nazionale. “Con la finanziaria dello scorso anno introducemmo una norma che  destò molte polemiche” – continua l’esponente di Sel – “Nella seduta tenutasi  il 30 dicembre del 2009, il Consiglio Regionale campano, su nostra proposta,  inserì nella Finanziaria uno stop alla costruzione delle centrali nucleari nel  territorio. L’art. recitava così: -In assenza di intese con lo Stato in merito  alla loro localizzazione, il territorio della Regione Campania è precluso  all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di  fabbricazione e di stoccaggio del combustibile nucleare nonché di depositi di  materiali radioattivi – ”.
In una precedente decisione dello scorso novembre, la Corte Costituzionale  aveva dichiarato illegittime le leggi regionali di Puglia, Campania e  Basilicata che vietavano l’installazione sul loro territorio di impianti di  produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di  stoccaggio di rifiuti radioattivi.  “Con la decisione di oggi – continua Scala – le Regioni dovranno esprimere il  proprio parere prima di ospitare le centrali nucleari sul proprio territorio”.  A stabilirlo è stata la Corte Costituzionale, che ha dichiarato
«l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31» (Disciplina della localizzazione, della realizzazione e
dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia  elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei  sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi).  Il pronunciamento della Consulta era stato richiesto da Toscana, Emilia Romagna   e Puglia. La Consulta oggi ravvisa illegittimità «nella parte in cui non  prevede che la Regione interessata, anteriormente all’intesa con la Conferenza  unificata, esprima il proprio parere in ordine al rilascio dell’autorizzazione  unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari».  “Giustizia fatta, una decisione dettata dal buon senso infatti è più che  ragionevole che la condivisione dei siti venisse fatta anche in sede locale,  con la condivisione del territorio, non ci si può ricordare del territorio solo  quando si parla di federalismo fiscale – Conclude l’esponente di Sel – Le  centrali potranno essere realizzate solo con il consenso della regione  interessata”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteSalerno, provincia, appuntamenti per il 4 febbraio
SuccessivoCastellammare, una petizione popolare per salvaguardare i progetti di Palazzo Reale
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.