Intervista a Gennaro Carillo sul quarto incontro sul tema della malinconia alla biblioteca comunale di Scafati:
Siamo ormai arrivati al quarto appuntamento di questo ciclo di incontri programmati alla biblioteca comunale di Scafati, dedicati al tema della malinconia. Giovedì 3 febbraio il relatore del quarto incontro è stato il professore Gennaro Carillo, professore di Storia del Pensiero Politico all’Università Federico II di Napoli e alla suor Orsola Benincasa.
Come è stata organizzata oggi la rassegna sulla malinconia?
Il tema di oggi è stato il mito di Atteone. Questo mito è stato letto attraverso le fonti classiche e le riscritture moderne e contemporanee. Il motivo principale del racconto del mito di Atteone è incentrato sulla sua rappresentazione iconografica attraverso le pitture che vanno dal Parmigianino fino ad arrivare a Luca Giordano.
Si è fatto perciò soltanto un excursus storico?
No non si è fatto solo questo. Noi abbiamo ragionato soprattutto sulla pittura e la rappresentazione visiva di questo mito.
In che modo si è sviluppato il tema della malinconia in questo mito ed in questo quarto appuntamento?
Atteone è un eroe. Tuttavia noi siamo abituati a pensare che l’eroe sia una figura di totale pienezza ed assoluta affermazione di sé. In realtà il grande poeta romantico tedesco Hoderlin riflettendo su Achille diceva che egli era un eroe malinconico. In effetti lo statuto dell’ eroe classico prevede la malinconia. L’eroe classico infatti accetta di sopportare tante difficoltà nella sua vita,arrivando in moltissime occasioni anche a morire. Inoltre egli sa che anche nel momento di massimo apogeo è sempre sul punto di cadere. E questa contemplazione della morte è proprio l’essenza della malinconia nell’ eroe classico ed in questo caso di Atteone.
Secondo lei l’appuntamento di oggi rappresenta un filo conduttore con le manifestazioni precedenti?
Enzo cocco ha progettato questo ciclo di appuntamenti (occupandosi personalmente dei primi tre incontri) dandone uno sfondo filosofico e con una ricerca anche di fonti scritte. Ecco io oggi ho cercato di collegarmi al discorso di Cocco sulla malinconia proprio analizzando in chiave tragicomica la figura dell’eroe in generale e di Atteone.
Secondo lei questo progetto del comune è stato positivo e soprattutto oggi c’è stato un buon successo di pubblico?
Io penso che proprio il non aspettarsi un buon successo di pubblico sia stata la fortuna di questo progetto. Cioè il fatto che a queste manifestazioni assistano folle oceaniche di persone demotivate non ha nessun tipo di utilità. Invece ho visto una forte domanda di cultura qui a Scafati e almeno oggi ho visto un buon numero di persone molto interessato all’argomento. Ma soprattutto voglio dire che finalmente si è dato qualcosa di qualità al pubblico e non “spazzatura”.
Aniello Danilo Memoli