«Si sta avendo un vero e proprio braccio di ferro all’interno della maggioranza – dichiara Di Dato – al fine di stabilire i ruoli di comando. Il “no” della maggioranza consiliare è un atto di sfiducia nei confronti del proprio Assessore all’Urbanistica su di una tematica che è di importanza cruciale per il paese. Secondo il mio parere questi sono contrasti interni fra i membri della maggioranza. L’obbiettivo era l’azzeramento o rimpasto, dato che un tema del genere non viene trattato in questo modo, bensì lo si discute nelle sedi opportune».
Al fine di comprendere quali competenze siano necessarie per la correzione di una proposta di variante o per la redazione di un nuovo piano regolatore, lo stesso Consigliere risponde: «Non sono ne i consiglieri ne è lo stesso Assessore che può redarre un nuovo piano urbanistico, a prescindere dalle loro capacità o competenze. Il Capo dell’Ufficio tecnico dovrebbe essere una persona competente, ma comunque non in grado di tale ingerenza».
Guardando già ad un ipotetico rimpasto o azzeramento della giunta, Luigi Di Dato poi ci conferma la sua ferma volontà nell’essere pronto a collaborare con persone competenti che vogliano portare a compimento un progetto a lungo termine al fine di stilare un nuovo piano: «Se la nuova giunta volesse ragionare sulla composizione, ancor prima di un nuovo Piano, di un PUC, in questo caso sarei ben disposto a tendere nuovamente la mano al Sindaco Tammaro, dopo essermi raffreddato tempi addietro. Sulla scorta di proposte fatte da un tecnico competente sarei disposto a ragionare e garantire la mia collaborazione alla nuova amministrazione, il tutto ai fini di garantire un futuro concreto al paese che dopo più un decennio ha esigenze diverse, esigenze che vanno anche correlate alla legge imposta dal Piano Strategico Operativo. È la legge della domanda e dell’offerta! Fra i vari Comuni il nostro è quello che dal punto di vista urbanistico è maggiormente mal messo, con possibilità di sviluppo prossime allo zero. Sia questo un momento di autocritica in cui il Sindaco Tammaro si renda conto che ciò che è stato fatto fino ad ora non è altro che ordinaria amministrazione».
Per quanto concerne quest’ultimo periodo del nostro colloquio con il Consigliere Di Dato, gli esponenti del Partito Democratico dichiarano sulla stessa falsa riga: «Questi primi due anni hanno dimostrato che quest’amministrazione non è stata ne fallimentare ne incapace, ma completamente inutile per questo paese».
Ar.ma